L’Aleurocanthus spiniferus è un aleurodide tropicale originario dell’Asia che attacca in prevalenza gli agrumi, ma anche vite, melo, pero e diverse piante ornamentali.
Dopo il ritrovamento di alcuni focolai, il Servizio Fitosanitario della Sicilia ha approvato alcuni provvedimenti emergenziali per scongiurare la diffusione sull’intero territorio regionale dell’insetto polifago Aleurocanthus spiniferus (Quaintance).
L’insetto, originario dell’Asia, è stato segnalato per la prima volta in Puglia nel 2008. Su questo nuovo aleurodide – inserito nella lista A2 dell’Eppo (European and Mediterranean Plant Protection Organization) – occorre tenere alta l’attenzione perché gli inverni sempre più caldi ne favoriscono la sopravvivenza. Di recente, inoltre, alcuni produttori pugliesi hanno accertato gravi danni all’interno di agrumeti.
Di qui la decisione del Servizio fitosanitario dell’Isola di eradicare i focolai individuati nei giorni scorsi in due aree agricole dei comuni di Caltagirone e Grammichele e in un’area urbana di Catania.
Domenico Carta Cerrella, dirigente del Servizio Fitosanitario siciliano, specifica: “Nelle zone delimitate, composte da zone infestate e zone cuscinetto, quest’ultime di ampiezza pari a 1 km intorno ad ogni zona infestata, sono prescritte le seguenti misure di emergenza:
- divieto di diffusione dell’organismo nocivo;
- divieto di commercializzazione di piante e prodotti vegetali infestati da Aleurocanthus spiniferus;
- divieto di commercializzazione di frutti provvisti di peduncolo e foglie provenienti dalle aree infestate, relativamente alle piante di Citrus L. Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e loro ibridi, Diospyros kaki L., Ficus carica L., Hedera helix L., Malus Mill., Melia L., Mespilus germanica L., Parthenocissus Planch., Prunus laurocerasus L., Psidium guajava L., Pyrus L., Punica granatum L., Rosa L., Vitis vinifera L.;
- divieto di raccogliere e trasportare al di fuori dalle aree infestate piante e prodotti vegetali, con presenza di individui dell’organismo nocivo;
- obbligo di distruggere in loco il materiale di potatura infestato dall’organismo nocivo;
- obbligo di applicare le strategie di contenimento individuate dal Servizio Fitosanitario Regionale”.
Spesso scambiato per una cocciniglia, l’Aleurocanthus spiniferus tende a infestare preferenzialmente le piante più rigogliose, i polloni e gli apici vegetativi, imbrattando le foglie e i frutti con una sostanza zuccherina e appiccicosa, detta “melata”.
Può così provocare la caduta anticipata delle foglie, il disseccamento delle parti infestate e, nei casi più gravi, la morte della pianta colpita. La sua azione, inoltre, può favorire lo sviluppo di funghi della fumaggine.
Come già per altri insetti, anche per l’aleurodide spinoso degli agrumi la diffusione è stata agevolata dall’incremento degli scambi commerciali di frutti e piante di agrumi. Si tratta di un fenomeno in continua crescita che, combinato con gli effetti del cambiamento climatico, favorisce così l’insediamento di queste nuove specie, pericolose per l’agricoltura e i suoi preziosi frutti.
Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com