Mele, calano consumi e produzione a livello europeo

Le previsioni del report della Commissione europea sulla primavera in corso

da uvadatavoladmin
mele

A causa delle crisi geopolitiche in continua evoluzione, come la guerra tra Ucraina e Russia, il conflitto tra Israele e Hamas e gli attacchi degli Huthi nel Mar Rosso, per i mercati agricoli dell’Unione Europea le prospettive a breve termine sono incerte. A dirlo è il report della direzione generale Agricoltura e Sviluppo rurale della Commissione Europea. Le condizioni climatiche avverse tra marzo e aprile sono state meno favorevoli per le produzioni invernali, a causa della sovrabbondanza di piogge in varie parti di Europa del Nord, Francia e Spagna. Al contrario, si è andati in deficit idrico nella zona centrale e orientale dell’Unione, come in alcune aree di Ungheria e Romania. Le temperature medie a livello europeo, invece, sono state le più alte mai registrate. Una situazione che ha colpito anche il mercato delle mele

Dalle previsioni descritte nel report si prevede, infatti, che la produzione mondiale di mele per la stagione 2023/2024 subirà una diminuzione del 6,3% con una quantità stimata di 11 milioni di tonnellate, 3,6% al di sotto della media quinquennale europea.

Questo a causa di un minor raccolto di mele nei principali paesi produttori UE. In Germania si è registrata una decrescita del 12%, del 10% in Francia e del 9% in Polonia. La causa è una riduzione della superficie raccolta pari al 4% su base annua, oltre a condizioni meteorologiche sfavorevoli che non hanno influito positivamente su rese e qualità dei frutti. 

produzione mele

7,1 milioni di tonnellate di mele saranno destinate al consumo fresco (-5,7% rispetto alla scorsa annata), mentre 4,1 milioni di tonnellate alla trasformazione. Il consumo pro-capite a livello europeo di mele fresche potrebbe scendere a 14,3 Kg, in diminuzione del 7% rispetto allo scorso anno, a causa della minore disponibilità e delle persistenti pressioni inflazionistiche. Rimarrà stabile, invece, il consumo pro-capite europeo delle mele trasformate. Sul versante esportazioni di mele fresche, a livello europeo si prevede una diminuzione del 15% nel 2023/2024 a causa della produzione ridotta. In aumento dell’11%, al contrario, le importazioni, a 260mila tonnellate. 

La produzione italiana

Stando ai dati di Assomela, nel 2023 la produzione totale di mele italiane è stata di 2.174.674 tonnellate, cifra che supera del 2,9% quella dello scorso anno. L’Italia, infatti, si conferma ottavo paese a livello mondiale per produzione di mele, subito dopo Cina, Turchia, USA, Polonia, India, Iran e Russia. Nei mesi scorsi la crisi nel canale di Suez aveva gravemente impattato sulle esportazioni italiane di mele, sia in maniera diretta sia in maniera indiretta, in particolare sulla shelf-life dei prodotti freschi. Questo a causa degli attacchi degli Huthi, che hanno obbligato le imbarcazioni ad allungare di almeno 20 giorni il viaggio con un aumento sensibile dei costi. 

produzione mele

Varietà di mele più diffuse in Italia

A marzo di quest’anno, come si legge dai dati forniti da Assomela, a livello varietale la Golden Delicious segna un +3% rispetto allo stesso mese della scorsa stagione. Restano bassi, invece, gli stock della varietà Red Delicious, in calo sensibile del 40% rispetto al 2023. Basse anche le giacenze per le varietà Granny Smith, in diminuzione del 35% rispetto allo scorso anno.

 

Silvio Detoma
© fruitjournal.com

Articoli Correlati