Su limoni e arance del Metapontino, continua la sua attività la minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella). A renderlo noto, il bollettino fitopatologico dell’Alsia Basilicata.
Diffuso nelle aree agrumicole, dove infesta in modo particolare limone e arancio, Phyllocnistis citrella è un microlepidottero che ha cominciato a manifestarsi con una certa pericolosità in Sicilia e nell’Italia meridionale già nel 1994.
Ora, però, secondo quanto riportato dall’ALSIA Basilicata, la minatrice serpentina degli agrumi sta minacciando anche le produzioni del Metapontino, determinando le tipiche gallerie a “forma di serpente” sulla vegetazione fresca.
Il danno è provocato dalle larve che, nutrendosi a spese delle epidermidi (superiore ed inferiore), scavano delle mine fogliari a livello dei germogli o dei rametti erbacei più teneri.
La larva della minatrice serpentina è facilmente riconoscibile grazie al tipico colore giallo-verdognolo e alla lunghezza, che a piena maturità arriva a 3 mm. Raggiunta la maturazione, la larva scava una piccola cella sulla foglia, in cui si protegge per poi passare allo stadio di crisalide e così sfarfallare.
Generalmente, l’entità dei danni e delle infestazioni dipende dall’andamento climatico stagionale (favorita in stagione calde e secche), dall’areale di coltivazione, ma soprattutto dalla gestione agronomica.
Oltre alle foglie, le larve di minatrice possono colpire i giovani germogli e i rametti erbacei teneri. A riprova di quanto si sta verificando nel Metapontino, è la nuova vegetazione quella preferita dall’insetto. I danni maggiori, infatti, si riscontrano su alberi o agrumi impiantati da poco, o sulla nuova vegetazione delle piante adulte.
In caso di attacco su giovani alberi, la crescita sana ed equilibrata è compromessa e può tradursi in vegetazione stentata, cascola e malformazioni evidenti. Accanto a questo, le piante colpite diventano più suscettibili ad altre gravi malattie, come Mal secco degli agrumi o batteriosi.
Nel caso dei frutti, invece, in caso di attacco da parte dell’insetto, essi presentano la buccia incisa dall’attività della larva.
Minatrice serpentina degli agrumi: come prevenire i danni
La lotta all’insetto parte, come di consueto, dalle con buone pratiche agronomiche.
In tal senso, bisogna dunque evitare eccessi di concimazione. Come già evidenziato, la minatrice serpentina predilige la nuova vegetazione, quindi limitare l’eccessiva produzione di foglie può senza dubbio rappresentare un vantaggio.
Stesso discorso per l’irrigazione, che dovrà essere costante ed equilibrata, evitando gli stress idrici.
Infine, è bene evitare potature drastiche, che negli agrumi inducono la produzione di nuova vegetazione. Nel caso delle piante adulte, invece, occorre eliminare i succhioni, molto appetibili per la minatrice serpentina.
In ogni caso, si suggeriscono interventi solo al superamento della soglia del 50% di germogli infestati o il ricorso ad antagonisti naturali come Cirrospilus pictus, che si nutre delle larve sviluppate e delle crisalidi, o Ageniaspis citricola che si nutre delle larve agli stadi giovanili.
Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com