Arance siciliane, produzioni a rischio per la siccità

I presidenti dei consorzi di tutela "Arancia rossa di Sicilia IGP" e "Arancia di Ribera DOP" stanno lavorando a una piattaforma per raccogliere le istanze degli agrumicoltori

da uvadatavoladmin
arance siciliane

Colpita da una siccità con pochi precedenti nella storia climatica, la Sicilia sta facendo di tutto per correre ai ripari per mantenere vive le produzioni tipiche locali, sia IGP sia DOP, come le arance siciliane, da quella rossa a quella di Ribera. I presidenti dei due rispettivi consorzi di tutela, Salvatore Daino e Gerardo Diana, stanno lavorando a una piattaforma per raccogliere le istanze degli agricoltori da inviare alle istituzioni. La piattaforma comune – sottolineano i presidenti – sarà aperta alla collaborazione di tutti gli altri consorzi, nonché alle associazioni di diverse categorie agricole.

I due consorzi rappresentano migliaia di produttori di arance siciliane che, da mesi, continuano a reclamare una vicinanza istituzionale non solo territoriale, ma anche nazionale.

Gli agrumicoltori siciliani, infatti, fin dai primi mesi invernali stanno vivendo una situazione con numerose criticità dal punto di vista idrico. Lo scorso gennaio la Regione Siciliana, nella propria legge di stabilità, tra le altre misure urgenti aveva stanziato un budget di 7,5 milioni di euro per l’acquisto di tonnellate di arance, ritenute troppo piccole dal mercato per essere redditizie. Nell’articolo 85 della stessa finanziaria, l’Assessorato regionale si impegnava ad utilizzare i fondi per trasformare in succhi le arance siciliane acquistate, con l’unico obiettivo di destinarli a scopi umanitari e di solidarietà sociale. Qualche giorno fa è arrivata una parte consistente di quei fondi, il 70%. “È una boccata d’ossigeno per gli agrumicoltori siciliani stretti nella morsa della siccità, che potranno così contare su di un po’ di liquidità per le imprese”, ha dichiarato il presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP, Gerardo Diana.

arance siciliane

L’arancia rossa di Sicilia IGP

Fondi che, in ogni caso seppur importanti, non sembrano bastare, visti i problemi atavici di ogni anno in materia di gestione degli invasi.

I due presidenti dei consorzi non si rassegnano di fronte a una situazione rimasta da sempre immutata, con una rete della distribuzione dell’acqua nell’Isola non proprio all’avanguardia e la continua dispersione in mare, senza un’adeguata canalizzazione, delle acque dei fiumi. “Conosciamo a menadito il territorio e i problemi legati alla gestione fino a oggi fallimentare delle dighe, degli invasi e soprattutto della rete di distribuzione – hanno sottolineato i due presidenti – Anche una situazione estrema come quella che ci troviamo ad affrontare poteva essere arginata con degli interventi tecnici approvati, studiati e attuati per tempo”.

Tra le richieste avanzate dai due presidenti la riforma dei consorzi di bonifica, lo stop ai ruoli di riscossione in assenza di servizi irrigui, oltre a procedure semplificate per l’accesso ai fondi già stanziati dai governi (regionale e nazionale) e per poter ricercare e attingere l’acqua in maniera autonoma.  All’orizzonte, infatti per la Sicilia, se ogni anno si ripeteranno situazioni simili, ci potrebbe essere la desertificazione del territorio, ma non solo. “Se non si corre riparo a questa situazione, con tutti i mezzi a disposizione, al deserto dell’agricoltura seguirà inevitabilmente anche una catastrofe economica e occupazionale”, hanno affermato i due presidenti Salvatore Daino e Gerardo Diana.

arance siciliane

Le arance di Ribera DOP

Le aree di produzione 

Gli areali in cui si producono le arance rosse IGP si allargano tra tre province siciliane, in particolare su quella di Catania, per poi proseguire in quelle di Siracusa ed Enna. Vengono prodotte e commercializzate tre varietà: Moro, Tarocco e Sanguinello. La maturazione dei frutti, all’interno del territorio va dalla metà di dicembre fino ad aprile.
Le arance di Ribera Dop, invece, si producono su un territorio vasto che comprende essenzialmente la provincia di Agrigento e in parte quella di Palermo. Prodotto storico dell’Isola e appartenente al gruppo delle arance bionde ombelicate, tra le cultivar si annoverano la Brasiliano e Washington Navel, la Navelina e la Vaniglia ApirenaIn totale,  per le arance di Ribera DOP la produzione totale annua si aggira attorno ai 150 milioni di kg, con 500 soci all’interno del Consorzio, 14 Comuni e un indotto sui 100 milioni di euro. 

Come rispondere alla crisi 

Mentre il G7 Agricoltura, che si terrà a Siracusa dal 26 al 28 settembre, si avvicina sempre più, la situazione dal punto di vista meteorologico non sembra cambiare (non sono previste, infatti, piogge nei prossimi giorni), ma neanche dal punto di vista climatico (visto che fenomeni dello stesso tipo si stanno verificando quasi annualmente). I due presidenti hanno comunque sottolineato come, da parte dei due consorzi si cercherà di fare il possibile per continuare a produrre le arance siciliane famose in tutto il mondo. “Ma dobbiamo poterlo fare senza arrivare stremati alla meta”, è il monito, che sa un po’ di rimprovero, espresso da Gerardo Diana, presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia rossa di Sicilia IGP. Intanto, dalla Regione è tutto pronto per il piano idrico, con i primi 92 milioni di euro da destinare alle realizzazione di infrastrutture idrauliche considerate necessarie. 

Silvio Detoma
© fruitjournal.com

Articoli Correlati