La stagione delle clementine 2024 si prepara a entrare nel vivo. Sebbene le operazioni di raccolta non dovrebbero partire prima del mese di novembre, è in questi mesi che si lavora duramente per definire la qualità della produzione. Specialmente in una terra come la Sicilia, dove la siccità negli ultimi mesi ha messo in ginocchio l’agricoltura e spinto le autorità regionali a dichiarare lo stato di emergenza. A incidere, come confermato da uno studio del World weather attribution, non solo la scarsità di precipitazioni, che non si sono discostate significativamente dalle medie stagionali, ma l’aumento dell’evapotraspirazione dovuto alle temperature elevate.
Un insieme di elementi che – come si diceva – ha interessato soprattutto le produzioni agricole, tra cui le clementine. Per saperne di più e scattare una fotografia della situazione attuale abbiamo intervistato Antonio Pagano, titolare dell’azienda agricola Pagano che – sita sulle pendici dei Colli Sicani, nel comune di Lucca Sicula – da generazioni si dedica alla coltivazione di olive, agrumi e mandorle. Dal 2004, l’azienda si è specializzata nella produzione biologica e nella vendita diretta e online, che – attraverso il metodo della “Filiera Corta” dal produttore al consumatore – raggiunge oggi clienti in tutta Italia, ma anche in Germania e Francia.
Con quali premesse sta prendendo il via la campagna delle clementine 2024?
La vera incognita di quest’anno è il tempo: se siamo fortunati, potremo contare su produzioni ottimali sia dal punto di vista dei volumi che della qualità. Se, al contrario, le temperature si manterranno sopra la media e soprattutto continuerà a mancare la risorsa idrica, il risultato sarà ben diverso. In Sicilia, e in particolare nella nostra zona, com’è noto stiamo facendo i conti da mesi con l’assenza di risorse idriche disponibili: l’acqua è sempre più rara e le piogge praticamente assenti. Per avere un’idea, l’ultima pioggia è avvenuta nel giugno del 2023, seguita poi da un inverno molto mite. Da parte nostra, abbiamo cercato di gestire al meglio le produzione, razionalizzando le risorse e intervenendo con accortezza così da preservare la pianta, ma per quanto riguarda aspetti come la pezzatura dei frutti siamo nei limiti. Al momento non ci resta che aspettare l’arrivo delle piogge così da poter raggiungere il livello massimo di qualità dei frutti nell’arco di settembre/ottobre.
Quando inizieranno le operazioni di raccolta?
Anche in questo caso, il clima sarà decisivo: solitamente i primi stacchi avvengono a partire dal 15 novembre, tuttavia possibili sbalzi di temperatura nelle prossime settimane potrebbero determinare un anticipo significativo. In ogni caso, confidiamo in una buona risposta da parte del mercato. Fortunatamente, dal punto di vista commerciale non abbiamo mai avuto problemi. Al momento è impossibile fare previsioni, ma credo che se il clima sarà dalla nostra anche la campagna delle clementine 2024 si concluderà in positivo.
Ilaria De Marinis
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