Melicoltura: un progetto per l’area dei Monti Dauni

Si chiama VALMELA e intende promuovere la valorizzazione della mela Limoncella e della melicoltura sostenibile nell’area dei Monti Dauni

da uvadatavoladmin
melicoltura monti dauni

L’agricoltura è da sempre un settore fondamentale dell’economia dei Monti Dauni. In questo settore, la melicoltura ha sviluppato, in passato, una tradizione locale che può suscitare rinnovato interesse grazie all’attenzione attualmente rivolta ai prodotti alimentari tipici, sostenibili e salutari. 

La Limoncella è un genotipo ritenuto autoctono dell’Appennino Meridionale, adatto ad ambienti di alta collina e media montagna. Nelle aree meridionali dei Monti Dauni risulta tollerante alle avversità climatiche, richiede modesti input produttivi e, pertanto, può risultare interessante non solo per coltivazioni amatoriali, ma anche per una più ampia attività agricola a basso impatto ambientale. La “Mela limoncella dei Monti Dauni meridionali” è annoverata tra i prodotti tipici della Regione Puglia. I frutti, a buccia gialla e di piccole dimensioni, sono dotati di polpa croccante, aroma persistente e sapore tipico.  A questa cultivar di melo se affiancano altre, come Gelata, Sergente (riconducibile alla più nota Annurca) e come la cosiddetta Limoncella rossa, morfologicamente molto diversa dalle precedenti. Questi genotipi, rispetto a varietà standard come la Golden Delicious, mostrano comportamenti fisiologici che le rendono più adatte agli ambiento limitanti e frutti dotati di maggior valore salutistico, grazie alla ricchezza in polifenoli, vitamina C e capacità antiossidante. 

Melicoltura sostenibile: il progetto VALMELA

valmela progetto melicolturaIl progetto VALMELA, finanziato dalla Regione Puglia con il PSR 2014/20 S.M. 16.2, ha inteso studiare e valorizzare questi prodotti approfondendo numerosi aspetti legati alle caratteristiche ambientali dei Monti Dauni e alle tecniche di gestione colturale del meleto, alla difesa da insetti dannosi e patogeni fungini, ai parametri qualitativi e alle proprietà aromatiche del frutto, alla sua conservazione in condizioni naturali e artificiali, alla trasformazione in chips disidratate e in sidri spumantizzati, all’analisi economica della filiera e dell’effetto delle pratiche agricole applicate nel progetto, nonché alla valutazione dell’impatto ambientale del ciclo produttivo. Il progetto è stato svolto con la collaborazione dei partner O.P. CONAPO Società Cooperativa (capofila), Università di Foggia (partner scientifico), Azienda Agricola CALITRI (Panni, FG), Cooperativa Agricola La Croce di Farascuso (Candela, FG), GAL Meridaunia (responsabile della comunicazione), Comune di Orsara di Puglia, Areté s.r.l. (analisi di mercato), D.A.Re scrl (attività di coordinamento, monitoraggio e divulgazione), Cassandro Unipersonale (responsabile dell’esercizio della cooperazione).

 

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Misura 16 – Cooperazione      Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”

 

A cura di: Laura De Palma – Università di Foggia
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