Xylella in Francia, individuate due nuove varianti

A renderlo noto una recentissima pubblicazione dell’ANSES insieme al Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione francese

da uvadatavoladmin
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Xylella in Francia, individuati un nuovo focolaio in Occitania e due nuove varianti genetiche della sottospecie multiplex.

La notizia, diffusa da Infoxylella, riprende quanto descritto in una recentissima pubblicazione dell’ANSES (Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza sanitaria dell’Alimentazione, l’Ambiente e il Lavoro) insieme al Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione (Cunty et al. 2022) relativo alla presenza di Xylella in Francia.

Dal 2015 – si legge nello studio – in quasi 70 specie vegetali sono stati rilevati X. fastidiosa subsp. multiplex ST6 e ST7 nelle due regioni di Corsica e Provenza Alpi-Costa Azzurra (PACA). X. fastidiosa subsp. pauca ST53 era stato trovato solo in due piante ospiti (Polygala e Olivo) a Mentone.

Oggi, però, la già variegata situazione dei ritrovamenti di Xylella sul territorio transalpino risulta ulteriormente complicata.

Lo studio, infatti, segnala la presenza di due nuove varianti, recentemente rilevate in due aree separate della regione PACA, geneticamente correlate alla sottospecie multiplex e assegnate a (i) ST88 rilevate su Polygala myrtifolia, Hebe sp., Osteospermum ecklonis, Lavandula x intermedia, Coronilla glauca e Euryops chrysanthemoides e (ii) ST89: rilevato su Myoporum sp. e Viburnum tinus. Entrambi i ceppi varianti sono stati isolati in vitro.

I due nuovi ceppi, entrambi isolati in vitro, sembrano avere origine differente.

ST88 – differendo solo per due nucleotidi dal comune ST7 – nonché presente nella stessa area anche in confezioni, potrebbe essere una mutazione di questo ceppo. Al contrario per l’ST89 – essendo geneticamente lontano da tutti i cappi della sottospecie multiplex presenti in Europa, ma simile a due ceppi presenti solo negli USA – si ipotizza un’ulteriore introduzione indipendente e accidentale dal continente americano.

Sempre la stessa pubblicazione riporta inoltre maggiori dettagli sull’ultimo focolaio identificato già nel 2020 in Occitania (terza regione francese con Xylella) nelle vicinanze della cittadina di Aude, caratterizzata da inverni abbastanza freddi rispetto alle altre due regioni. Dopo il primo ritrovamento su Lavandula x intermedia (varietà ‘Grosso’) in un vivaio, in base a un ampio monitoraggio, con circa 5000 campioni di oltre 200 specie vegetali, è stata verificata prevalere (nel 75% dei 132 campioni positivi) la sottospecie multiplex ST6, identificata sia in ambienti naturali, che in vivai in numerosi ospiti (Coronilla valentina, Fraxinus sp., Laurus nobilis, Lavandula x allardii. Lavandula sp., Medicago sativa, Perovskia abrotanoides (primo riferimento assoluto come nuovo ospite naturale di Xylella) Phlomis fruticosa, Platanus sp., Prunus dulcis, Rhamnus sp., Rosa canina, Salvia rosmarinus, Spartium Junceum, Spartium sp.).

Intanto lo studio prosegue e al momento sono in corso lavori sulle analisi genomiche dei ceppi ST88 e ST89, e anche sui ceppi ST6 isolati in Occitania, per migliorare la conoscenza della diversità delle sottospecie e per fornire nuove informazioni sulle origini e le date di introduzione di X. fastidiosa subsp. ceppi multiplex presenti in Francia e in Europa.

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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