Rincaro prezzi: in crisi i bilanci agricoli 2021

Dai macchinari agricoli ai fertilizzanti, dal gasolio ai materiali di imballaggio: aumentano i costi, ma i prezzi di vendita calano ancora

da uvadatavoladmin
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Il balzo dei beni energetici si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da un aumento dei costi non compensato da prezzi di vendita adeguati.

Questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti a fronte del rincaro prezzi che, insieme all’andamento climatico 2021, sta mettendo a dura prova gli agricoltori di tutta Italia.

A subire gli effetti più gravi in campagna sono gli agrumi. Accanto a un calo dei consumi per via delle temperature più alte delle medie stagionali, si aggiunge la crisi dei prezzi. Queste, infatti, si confermano molto al di sotto dei costi di produzione scesi a 0,15 euro al chilo, con gravi ripercussioni sui redditi delle imprese agricole e il rischio che clementine e arance possano rimanere invendute sugli alberi. Marcisce anche l’uva da tavola pugliese nei campi e nelle celle per le mancate vendite a causa dei consumi crollati e dei prezzi ben al di sotto dei costi di produzione. Un’annata, quella 2021 dell’uva da tavola pugliese, che secondo Coldiretti Puglia si qualifica probabilmente come la peggiore degli ultimi 10 anni. Anche l’andamento dei prezzi di olive e olio è da analizzare. Specialmente in Puglia, il polmone olivicolo del Paese, l’assenza di piogge e la siccità hanno influito particolarmente sulla stagione olearia, già compromessa da costi di produzione e di irrigazione raddoppiati.

“Per le operazioni colturali – riporta poi Coldiretti – gli agricoltori sono stati costretti ad affrontare l’aumento dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione”.

“Inoltre l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre i prodotti di estrazione vengono il perfosfato minerale registrano +65%. Non si sottraggono ai rincari anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch’essi una forte impennata (+60%)”.

E il rincaro prezzi riguarda anche le macchine agricole e i pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. Il rincaro dell’energia si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica all’acciaio, dal vetro al legno, dalla carta per le etichette dei prodotti alle retine per gli agrumi.

“Serve responsabilità da parte della filiera alimentare – scrive ancora l’associazione – con accordi tra agricoltura e industrie di distribuzione”.
“La Coldiretti è pronta a presentare le prime denunce contro pratiche sleali per tutelare il lavoro e la dignità delle imprese agricole di fronte a una nuova forma di caporalato nei confronti degli agricoltori” ha infine dichiarato Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti, nel ricordare il decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti. Uno strumento che, bloccando le speculazioni sul cibo, può rappresentare un sostegno in più per i produttori agricoli specie in un momento in cui sono costretti ad affrontare pesanti rincari dei prezzi.

Ilaria De Marinis
©fruitjournal.com

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