Xylella: polemica dopo le parole di Emiliano

A generare rabbia e malcontento alcune dichiarazioni fatte da parte del governatore di Puglia, Michele Emiliano

da uvadatavoladmin
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La Regione Puglia ha stanziato 390mila euro per il piano di monitoraggio dei vettori della Xylella. Redatto dall’Osservatorio fitosanitario regionale e dal Ciheam, l’istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, il piano prevede più azioni:

  • monitoraggio degli insetti vettori;
  • valutazione dell’efficacia delle misure fitosanitarie di controllo;
  • valutazione del rischio di ulteriore diffusione del batterio;
  • caratterizzazione dell’incidenza di fattori esogeni sulla popolazione di insetti accertati e potenziali vettori di Xylella;
  • individuazione delle aree a rischio per la diffusione del batterio finalizzate a migliorare e razionalizzare le strategie di contenimento e controllo.

Accanto a questo, la giunta Emiliano ha approvato anche lo schema di accordo con l’istituto per la Protezione sostenibile delle piante del Cnr di Bari per l’attuazione di un “programma di attività a supporto della gestione fitosanitaria della Xylella fastidiosa sul territorio della Regione Puglia e dei patogeni e parassiti delle piante”. Per l’attuazione delle attività è previsto un cofinanziamento del 80% a carico della Regione Puglia per un importo pari a 200.000 euro e un cofinanziamento del 20% a carico dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR per un importo pari a 50.000 euro.

Da cosa nasce allora la polemica?

A generare rabbia e malcontento alcune dichiarazioni fatte da parte del governatore di Puglia, Michele Emiliano, a Timeline su SkyTg24. “Stiamo investendo una somma enorme per reimpiantare specie resistenti alla Xylella, il problema lo stiamo risolvendo e lo risolveremo” – ha infatti dichiarato Emiliano, commentando l’emergenza Xylella, a dieci anni dalle prime piante infette. “La Xylella è arrivata dal Sud America grazie ai mancati controlli dell’Unione europea – ha poi aggiunto – e continuerà il suo cammino, bisognerà predisporre strategie che vanno ben oltre quelle in corso. Questa battaglia è in corso, l’Unione europea non ci ha dato un soldo per risarcire gli imprenditori e soprattutto ho l’impressione che anche il governo si sia dimenticato che serve una strategia complessiva per tutta l’olivicoltura italiana”.

Emiliano e questione Xylella: l’attacco di Fratelli d’Italia

Non è tardato ad arrivare l’attacco dell’opposizione in Consiglio regionale. “Di fronte a certe dichiarazioni viene facile l’ironia”, ha spiegato Fratelli d’Italia, sottolineando come il governatore abbia “abbandonato” il consiglio regionale per partecipare a una trasmissione televisiva. “Dobbiamo andare indietro di otto anni, nella primavera del 2015, quando Emiliano candidato presidente alla Regione Puglia fece una promessa ai pugliesi: una volta eletto avrebbe risolto il problema in meno di un mese! Da allora non solo sono passati otto anni, ma anche circa 50 esperti (per modo di dire, visto che vi erano anche negazionisti), che nel novembre 2015 furono nominati dal neo presidente Emiliano e che sono appunto passati senza lasciare traccia”. “E ci chiediamo l’Emiliano che oggi scarica le colpe sul Sud America è lo stesso che salutò come una liberazione il provvedimento di sequestro degli ulivi (che impediva l’eradicazione) del suo amico procuratore di Lecce, Motta? Anche in questo caso la sensazione che sia stato lo stesso Emiliano a ispirare l’azione della magistratura è molto forte, sta di fatto che quella liberazione bloccò il Piano Silletti e mise sotto inchiesta i veri scienziati. E allora Emiliano rispetti il Consiglio e rimanga in aula, lì dove i pugliesi lo hanno voluto, e non vada a fare sproloqui contro il Governo Meloni come diversivo per evitare di ragionare dei problemi della Puglia”.

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“Rabbia e sdegno”: la replica di Cia Salento sulla questione Xylella

“Rabbia e sdegno”: queste – stando a quanto riportato nel comunicato ufficiale – le parole e i sentimenti suscitati in Benedetto Accogli, presidente di CIA Agricoltori Salento e vicepresidente regionale di CIA Puglia, sempre a seguito delle dichiarazioni di Michele Emiliano sulla questione Xylella.

“Fa rabbia che il governatore della regione, alle bugie dette in 10 anni sulla tragedia che ha colpito prima l’area salentina, poi quelle di Brindisi e Taranto, fino ad approdare minacciosamente alle porte di Bari, sostenga due cose false e offensive: vale a dire che il batterio che ha distrutto quasi 22 milioni di olivi sia stato fermato e che, tutto sommato, siccome la ‘vera olivicoltura’ si colloca da Bari in su, come detto da Emiliano senza vergogna, il danno è stato limitato e contenuto”. “Tutto questo – ha dichiarato Accogli – costituisce una colossale menzogna e un’offesa senza ritegno a tutti quegli olivicoltori, frantoiani, agricoltori, lavoratrici e lavoratori del settore olivicolo che, in 10 anni, hanno perso tutto”.

“Per Emiliano, che prese posizioni demagogiche e sbagliate quando ancora la circolazione del batterio era limitata e poteva essere veramente fermata, aver perso il 30% del potenziale produttivo olivicolo regionale e aver visto letteralmente bruciare 22 milioni di olivi, appare come qualcosa che dobbiamo lasciarci alle spalle, tanto la vera olivicoltura è da un’altra parte”, ha aggiunto il presidente di CIA Agricoltori Salento.

“Come vicepresidente di CIA Agricoltori Puglia, come cittadino e imprenditore agricolo del Salento, sento di rivolgere un appello ai parlamentari, agli assessori e consiglieri regionali, ai sindaci dei territori colpiti dalla Xylella che continuano a veder piangere lacrime di rabbia, agli imprenditori olivicoli: risvegliate Emiliano dal suo ‘sonno di gloria’, restituite un po’ di verità a questa farsa vergognosa e offensiva, impegnatevi tutti, assieme a noi, al fianco degli olivicoltori, affinché la questione Xylella venga affrontata seriamente e sia tolta dalle mani di chi minimizza, mortifica il Salento e mette a rischio con la propria superficialità il futuro di tutta l’olivicoltura pugliese, compresa quella barese. Gli olivicoltori delle province di Lecce, Brindisi, Taranto e quelli degli altri territori colpiti dalla Xylella hanno il diritto di costruire ancora il proprio futuro e quello dell’olivicoltura pugliese. Il governatore Emiliano non può metterci tra parentesi. Si vergogni, chieda scusa e lavori per risolvere il problema invece di nasconderlo come la polvere sotto un tappeto di bugie”.

Analogamente si è espresso anche Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani.

“Naturalmente condivido punto per punto lo sdegno, la rabbia e l’analisi di Benedetto Accogli. Che la Xylella sia stata fermata è una colossale e pericolosissima bugia – ha spiegato – il batterio è arrivato alle porte di Bari. L’olivicoltura salentina e, più in generale, quella di gran parte del sud della Puglia, non può essere derubricata a fatto marginale, è una follia. Va invece aiutata e sostenuta con forza, accelerando quel processo di rigenerazione, eradicazione e reimpianto che l’atteggiamento di Emiliano, in questi anni, ha reso macchinoso, lento, inefficiente”.

“Al Governo – ha poi aggiunto Sicolo – chiediamo un nuovo Piano Olivicolo Nazionale che parta dalla Puglia; la nomina di un Commissario Straordinario con poteri e risorse per affrontare la tragedia Xylella; l’erogazione di fondi destinati a una forte accelerazione dei reimpianti. Ciò che è successo nel sud della Puglia è spaventoso: in 10 anni si è passati da un’area di 25mila ettari colpita dal batterio agli attuali 750mila ettari, con 22milioni di piante d’olivo completamente ‘bruciate’ dalla Xylella, che avanza 10 chilometri l’anno. O riusciamo a fermarla oppure vedremo azzerare la nostra olivicoltura e, con essa, un’intera economia”.

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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