“Abbiamo un solo pianeta ma viviamo come se ne avessimo a disposizione quasi due”. Sempre più spesso queste parole risuonano con una potenza e una verità che non possiamo più ignorare.

Le risorse della Terra non sono infinite e il mondo deve fare i conti con una popolazione in crescita e una domanda sempre maggiore di risorse. In questo scenario, uno degli imperativi è passare da un’agricoltura estrattiva a una rigenerativa.

Il modello estrattivo, che ha caratterizzato gran parte della storia agricola moderna, si basa sull’uso indiscriminato di fertilizzanti chimici e pesticidi e sullo sfruttamento intensivo della terra. Tutto ciò ha portato a un impoverimento del suolo e all’accelerazione del cambiamento climatico.

L’approccio rigenerativo, sostenuto da Bio Vegetal, punta invece a ristabilire la fertilità biologica del suolo e a ripristinare gli equilibri naturali.

Composto da sostanza organica e oltre 200 tipi di microrganismi vivi, il biofertilizzante non solo migliora la qualità e la quantità delle produzioni agricole, ma restituisce vita alla terra, migliorando la biodiversità e la salute del terreno.

L’uso regolare di Bio Vegetal ha un triplice effetto sulle piante: promuove la crescita vegetale, migliora la resistenza agli stress abiotici (siccità, gelo, caldo eccessivo, ecc.) e a quelli biotici (funghi, batteri, virus).

Oltre che per la qualità del suo prodotto, Tersan Puglia si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità e la responsabilità sociale. L’azienda è, infatti, la prima impresa di compostaggio in Europa ad aver ottenuto la certificazione B Corp.

Vuol dire che ha scelto di operare in modo più inclusivo, equo e rigenerativo, per generare un impatto positivo sull’ambiente, sul territorio e sulle persone.

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Comunicato a cura di Biovegetal
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