Apprezzati in tutto il mondo per il loro profumo inconfondibile e il loro sapore fresco, gli agrumi sono il simbolo della cultura mediterranea. Tuttavia, senza una corretta potatura, la bellezza e la produttività di queste piante possono essere compromesse. Questa attività, spesso considerata un’arte, se eseguita correttamente, non solo mantiene le piante in buone condizioni, ma stimola anche la produzione di frutti di alta qualità. Ma qual è il periodo migliore per effettuare la potatura degli agrumi? E quali sono le tecniche più efficaci? Per rispondere a queste domande, è cruciale conoscere le caratteristiche strutturali e il ciclo di vita di queste piante.
Conoscere gli agrumi
Prima di affrontare nel dettaglio le tecniche di potatura, è essenziale comprendere la morfologia e la fenologia degli agrumi. Conoscere le loro caratteristiche strutturali e il ciclo di vita permette di intervenire nel momento più opportuno e con le modalità più adatte.
Essendo di origine tropicale, gli agrumi sono piante sempreverdi e non presentano il fenomeno della dormienza, un aspetto importante da considerare quando si parla di potatura. Non entrando in dormienza, queste piante non sviluppano vere e proprie gemme, ma solo meristemi che entrano in quiescenza in caso di temperature troppo basse o per mancanza di acqua. Quando gli agrumi vengono coltivati in regioni temperate come il Mediterraneo, infatti, attraversano periodi di stasi vegetativa per limitare i danni durante le stagioni più fredde. I rami crescono principalmente in primavera, ma la crescita si arresta in estate quando le temperature superano i 38°C e la disponibilità di acqua è limitata. La crescita riprende a fine estate e si interrompe nuovamente in inverno quando le temperature scendono sotto i 7°C.
Come incide la fenologia degli agrumi sulle tempistiche di potatura?
L’alternanza di periodi di crescita e di stasi vegetativa dovuti al clima mediterraneo fa sì che gli agrumi accumulino il massimo contenuto di sostanze di riserva nelle foglie e nei rami nei mesi di febbraio e marzo. Pertanto, la potatura non andrebbe mai eseguita in questi mesi, quando le piante accumulano il massimo delle sostanze di riserve. Allo stesso modo, vanno evitati i periodi in cui le temperature sono molto basse o molto alte, per non sottoporre le piante a eccessivi stress.
Il periodo di potatura degli agrumi ideale è la primavera inoltrata, tra i mesi di aprile e giugno. Tuttavia, questo periodo può variare a seconda delle diverse specie di agrumi e delle rispettive zone di coltivazione. Ad esempio, nelle zone meno miti, dove c’è un maggior rischio di gelate tardive, la potatura può essere leggermente posticipata. È importante, però, non ritardarla troppo, poiché le alte temperature e la maggiore esposizione al sole potrebbero danneggiare i tessuti vegetali esposti dalla potatura, causando stress per le piante.
Esistono diverse tecniche di potatura degli agrumi, a seconda dell’età della pianta e del suo stato di sviluppo.
Durante i primi 2-3 anni dopo l’impianto, è consigliabile evitare operazioni di potatura se le piante sono già ben impalcate dal vivaio. Questo permette alle piante di crescere vigorosamente e sviluppare una struttura robusta. Tuttavia, è utile rimuovere i succhioni nei primi 50-70 cm di tronco, soprattutto nel caso del limone, che tende a produrre molti succhioni. Se invece le piante non sono già impalcate dal vivaio, l’astone principale va accorciato a un’altezza di 50-70 cm per stimolare l’emissione di rami laterali in prossimità del taglio, che costituiranno le future branche.
Una volta raggiunta la forma di allevamento desiderata, inizia la potatura di produzione. Questa ha lo scopo di mantenere la forma della chiome, stimolare la produzione di frutti di qualità e prevenire le malattie, favorendo un buon arieggiamento della chioma. Durante i primi anni di produzione, le piante sono generalmente più vigorose. È quindi utile sfoltire i succhioni presenti nella chioma e cimare i rami troppo vigorosi. Man mano che le piante entrano in produzione, i rami si piegano sotto il peso dei frutti, rallentando naturalmente la crescita.
Con il passare degli anni, la vigoria delle piante tende a ridursi, e aumenta la percentuale di rami secchi o troppo vecchi, non ottimali per una buona produzione. In questa fase si avvia la potatura di rinnovamento. Questa operazione prevede la rimozione dei rami secchi o colpiti da malattie e delle vecchie branche che producono rami stentati. Le vecchie branche rimosse vengono poi sostituite con rami giovani, opportunamente lasciati sviluppare in posizioni favorevoli l’anno precedente.
In conclusione, emerge come la potatura degli agrumi sia una pratica essenziale per la gestione delle piante. È consigliabile effettuarla tutti gli anni, soprattutto nel caso di specie alternanti (es. mandarino) per non accentuare la caratteristica di queste specie a produrre molto in un anno e poco in quello successivo. Anche se il periodo ideale per la potatura degli agrumi è quasi giunto al termine, c’è ancora tempo per intervenire e garantire una stagione di crescita sana e produttiva.
Donato Liberto
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