Biotecnologie per l’agricoltura di domani

Dalle biotecnologie l'alternativa efficace, economica e naturale alla chimica per l'agricoltura di domani: l'esempio di Kimitec

da uvadatavoladmin
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In occasione di Fruit Attraction 2022 – la fiera dell’ortofrutta tenutasi a Madrid dal 4 al 6 ottobre scorsi – Kimitec, multinazionale spagnola che si occupa di biotecnologie applicate all’agricoltura, ha organizzato degli incontri rivolti a tecnici provenienti da Sud America, Italia, Turchia e Giappone. L’azienda, oggi, è presente in oltre 90 Paesi nel mondo. L’obiettivo del ciclo di visite guidate nei laboratori aziendali è stato quello di far conoscere l’innovativa vision del gruppo.

Kimitec è particolarmente orientata alla ricerca, allo sviluppo e alla commercializzazione di biopesticidi, biostimolanti, prebiotici, probiotici e nei propri processi operativi fa largo uso di intelligenza artificiale applicata all’agricoltura. Il nuovo scenario che si sta delineando in Europa prevede – in linea con gli obiettivi del “Farm to Fork” e del “New Green Deal” – una netta riduzione dell’uso dei formulati di sintesi chimica (al 2030 è prevista la riduzione del 50% di molecole chimiche attualmente utilizzate oltre che una riduzione del 30% dell’apporto di nitrati al suolo).

Sicurezza alimentare

Anche i sondaggi condotti dall’EFSA (organismo europeo per la sicurezza ambientale) confermano la tendenza a un crescente sentimento di preoccupazione in relazione alla sicurezza alimentare da parte di un numero sempre maggiore di consumatori. Nel prossimo futuro sarà quindi di cruciale importanza rispondere alle richieste che giungono dal mercato.
Kimitec ha proprio questo come obiettivo: sviluppare soluzioni naturali e sostenibili per i problemi dell’agricoltura. Il suo MAAVI (MAke A VIsion) Innovation Center, centro di ricerca che occupa cinque mila metri quadri (laboratori e serre), è il centro di biotecnologie applicate all’agricoltura più grande d’Europa ed è uno dei maggiori hub di tecnologia applicata all’alimentazione salutare al mondo.
Kimitec è l’unica azienda del comparto agricolo a cui siano stati assegnati cinque progetti Horizon 2020, uno dei massimi riconoscimenti nell’ambito della ricerca europea.

Intelligenza artificiale e biotecnologie

Tra le varie linee di ricerca, spicca l’utilizzo di una piattaforma di intelligenza artificiale capace di decifrare i “segreti” che si nascondono in natura. LINNA – questo il nome della piattaforma (in onore a Carlo Linneo, padre della classificazione scientifica dei viventi) – è stata progettata per scoprire nuovi usi dell’1% di composti naturali ad oggi conosciuti. Allo stesso tempo, il sistema decifra anche le possibilità di utilizzo del restante 99% dei composti che ancora non conosciamo e non adoperiamo in agricoltura. L’impresa rivoluzionaria è possibile grazie al lavoro congiunto di intelligenza artificiale, big data e precisi software informatici.

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Tante potenzialità

Nata nel 2007 per mano di Felix Garcia (oggi CEO di Kimitec), la multinazionale spagnola vanta risultati di rilievo: nel 2021 ha fatturato 36 milioni di euro, l’80% in più dell’anno precedente con l’obiettivo di raggiungere i 50 milioni di euro in questo 2022. Intanto gli utili vengono continuamente reinvestiti in ricerca e sviluppo. Risale proprio a qualche giorno fa la notizia che il Banco de Santander – una delle più grandi banche al mondo per capitalizzazione – ha acquisito il 5% di Kimitec. Si tratta di una operazione che la banca spagnola ha descritto come strategica perchè permette loro di entrare nel settore delle biotecnologie, ma anche perché valutano Kimitec una realtà con elevatissima scalabilità e con molte possibilità di trasformarsi nei prossimi anni in un “unicorno”. Termine, quest’ultimo, che nel gergo della finanza descrive un’azienda non quotata in borsa, ma con un valore superiore al miliardo di euro.

Obiettivo: cambiare il modo di fare agricoltura

Victor-Rojas_Chief-Commercial-Officer-de-Kimitec-centro-biotecnologie-agricolturaL’obiettivo principale dell’azienda – ha spiegato Victor Rojas, World Chief Commercial Officier di Kimitec – è modificare l’agricoltura e il modo in cui si producono gli alimenti, sforzandosi ogni giorno di operare nel solco di valori fondanti come l’onestà e la lealtà, anche a scapito del margine. In questa direzione si orienta il lavoro della fondazione realizzata per facilitare l’accesso allo sport per i figli dei braccianti che lavorano nelle serre della città spagnola di Almeria. L’azienda ha inoltre adottato un approccio orizzontale nei rapporti di lavoro, tale per cui all’interno del gruppo non rispondono a gerarchie”.

Una scelta che emerge immediatamente visitando il centro biotecnologico, capace di trasferire un senso di innovazione e dinamismo al primo sguardo. I giovani ricercatori a lavoro provengono da diversi Paesi e ambiti disciplinari. Elementi, questi, che fanno somigliare il MAAVI a un Campus universitario.

 

“Questa azienda – ha aggiunto Rojas – nasce da una visione chiara: il settore primario deve diventare molto più “naturale”, tecnologico e aperto al cambiamento. Una visione perseguita da Kimitec già dagli albori della sua nascita, quando ancora nessuno pensava alla riduzione dell’uso della chimica per l’agricoltura europea. Ciò ha permesso all’azienda di partire con le ricerche con numerosi anni di anticipo”.

“Oggi – fa notare il World Chief Commercial Officier di Kimitec – da un lato l’Europa spinge per una forte riduzione dell’uso delle molecole chimiche in agricoltura, senza però proporre alternative agli agricoltori, né sostenere economicamente le mancate produzioni cui gli agricoltori andranno incontro; dall’altro le GDO impongono limiti sempre più stringenti rispetto alla presenza di residui di principi attivi sui prodotti ortofrutticoli. Questo vuol dire che la situazione dei prossimi anni sarà estremamente complessa per gli agricoltori che avranno molti meno strumenti a disposizione per produrre. Eppure dovranno mantenere alte le rese, per far sì che la propria attività continui a essere economicamente sostenibile”.

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Dalle biotecnologie l’alternativa efficace, economica e naturale alla chimica

 Thierry-Pradier-Director-Europa-Kimitec-biotecnologie-agricoltura

“Serve uno switch verso molecole naturali” – concorda Tierry Pradier, Europe Chief Commercial Officier di Kimitec. “Oggi tutte le grandi multinazionali della difesa sono in cerca di molecole naturali alternative alla chimica che siano al più sostenibili, ma anche efficaci. Kimitec si muove in questa direzione, per questo vedo in un futuro prossimo la nostra azienda come uno dei leader mondiali in questo settore. In più, Kimitec opera in un sistema aperto, che prevede la collaborazione con gli altri player del mercato degli agrofarmaci, ed è alla continua ricerca di soluzioni ai problemi delle aziende agricole.

Tutto ciò, però, non tralascia il fattore economico. Non ha senso – e non ha futuro – una molecola che non può essere commercializzata a prezzo basso. Soluzioni costose sono semplicemente fuori mercato. Quindi – di fatto – non sono soluzioni”.

Tenere d’occhio il prezzo, ma anche ridurre il costo delle operazioni colturali: questi dunque i punti saldi dell’approccio al mercato secondo Kimitec. Un esempio su tutti: Invierna, un biostimolante che Kimitec sta lanciando in questi mesi sul mercato italiano, permette di sincronizzare il germogliamento e la fioritura dei fruttiferi. Tra gli obiettivi che la multinazionale si è posta nello sviluppo di questo prodotto, vi sono di certo la sicurezza per l’operatore e l’ambiente, ma anche la riduzione della manodopera nelle varie fasi successive alla fioritura, perché ridurre i costi significa massimizzare il profitto degli agricoltori.

A conti fatti, dunque, Kimitec rappresenta un fiore all’occhiello nel panorama attuale. Una multinazionale biotecnologica capace di ispirare fiducia, continuamente alla ricerca di alternative naturali per ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura, senza tralasciare la sostenibilità economica dei nuovi strumenti, dove ricercatori ed esperti lavorano fianco a fianco con l’obiettivo comune di contribuire all’evoluzione dell’agricoltura.

 

La Redazione
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