Campagna nocciole 2022: cosa aspettarsi

Al via questa settimana con le operazioni di raccolta: dopo una partenza promettente, si teme un'annata poco soddisfacente

da uvadatavoladmin
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La campagna nocciole 2022 sta per entrare nel vivo: al via questa settimana con le operazioni di raccolta in Campania e nel Lazio.

Le operazioni di raccolta sono appena iniziate, ma la campagna nocciole 2022 che si va delineando non sembra confermare le aspettative iniziali.

Dopo una partenza promettente, segnata da una buona impollinazione e dall’assenza di gelate significative, l’andamento stagionale – estremamente siccitoso e accompagnato da temperature al di sopra della media in tutte le principali aree corilicole italiane – ha infatti determinato una significativa perdita di produzione.

A complicare ulteriormente il quadro, i generali aumenti dei costi e il mercato turco che, a differenza di quello italiano, può contare quest’anno su un’ottima produzione.

L’andamento della stagione in Campania

Nella regione partenopea la raccolta è iniziata da qualche giorno. Diversamente dal 2021, per quest’anno in tutti gli areali si stimano volumi significativi. Nonostante gli avversi eventi climatici registrati nei mesi di giugno e luglio in alcune zone, infatti, si prevedono dalle due alle tre fasi di raccolta.

D’altra parte, come per l’annata precedente, anche per questa, durante la fase di ingrossamento e maturazione delle nocciole, si è assistito a un andamento climatico caldo e siccitoso che ha determinato una buona percentuale di frutti non uniformi o addirittura raggrinziti e vuoti. Accanto a questo, conseguenze significative si sono riscontrare nelle piante che, sottoposte a forti stress idrici, sono andate in forte sofferenza.

Fortunatamente, sotto il profilo fitosanitario, non si sono riscontrati danni. Gli attacchi di cimice asiatica, la cui presenza era stata rilevata a inizio stagione, sono stati agilmente contenuti. Discorso analogo anche per l’oidio turco e il ragnetto giallo, riscontrato a partire dal mese di giugno in alcune zone della regione.

Nel complesso, si prevedono comunque rese soddisfacenti, favorite dalla bassa incidenza di marcio e dalla buona pezzatura dei frutti.

La campagna corilicola nel Lazio

Come anticipato, anche per la seconda regione italiana per produzione di nocciole, quella 2022 non sembra essere la stagione che si sperava. A influire negativamente su rese e qualità dei frutti, l’assenza prolungata di precipitazioni e le elevate temperature che hanno fatto registrare anche picchi di 43 °C.

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La raccolta, da poco iniziata, lascia inoltre prevedere nocciole sotto calibro e raggrinzite soprattutto negli impianti non irrigui e nelle zone più calde. E nella zona del Viterbese si stima un calo del 30% della produzione rispetto a quella potenziale. Qui particolarmente significative sono state le conseguenze delle grandinate che, nel mese di maggio, si sono abbattute sui noccioleti di alcune aree comprese tra Carbognano e Fabrica di Roma, compromettendo buona parte della vegetazione e il raccolto.

Non va meglio dal punto di vista fitosanitario. Non sono mancati infatti forti attacchi di balanino del nocciolo, con conseguente cascola accentuata dei frutti, e segnalazioni di Erysiphe corylacearum (nuovo oidio del nocciolo) che in alcuni casi è arrivato a colpire la chioma e il frutto.

Con queste premesse, la stagione si prepara comunque a entrare nel vivo e l’obiettivo, come di consueto, è vedere corrisposti prezzi equi e in linea con il lavoro e le difficoltà che hanno effettivamente segnato questa campagna nocciole 2022.

Un aiuto potrebbe tuttavia giungere dal Piano Corilicolo Nazionale che, atteso per settembre, si spera possa portare con sé strumenti efficaci per rendere economicamente sostenibile la coltura del nocciolo e sostenere concretamente un settore che, nonostante le difficoltà, vuole guardare al futuro con maggiori certezze.

 

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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