Ciliegie: uno studio sull’applicabilità del naso elettronico

Secondo quanto emerso, l'E-nose permette di distinguere le ciliegie Ferrovia stoccate ad alto contenuto di CO2 o in aria fino a 21 giorni

da uvadatavoladmin
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L’applicabilità del naso elettronico come metodo rapido nella distinzioni di campioni di ciliegie cv “Ferrovia” conservati in aria o ad alto contenuto di CO2. Questo il fulcro dello studio condotto da un team di sette ricercatori italiani.

Secondo quanto emerso dal lavoro, il naso elettronico è uno strumento efficace per distinguere le ciliegie dolci cv. “Ferrovia” stoccate ad alto contenuto di CO2 o in aria (controllo) fino a 21 giorni.

I metodi di proiezione alle strutture latenti (PLS) applicati ai dati del naso elettronico hanno mostrato che la frutta fresca e i campioni confezionati o non confezionati possono essere distinti in base alle condizioni di conservazione e ai giorni di conservazione. Inoltre, i ricercatori hanno condotto un’analisi di correlazione tra i sensori del naso elettronico e 45 composti volatili. Per l’analisi di correlazione tra tutti i campioni di ciliegie investigati, si è fatto ricorso a microestrazione in fase solida di Headspace (HS SPME), accoppiata a gascromatografia-spettrometria di massa (GC-MS). Questi metodi hanno permesso di associare campioni con un profilo aromatico specifico a uno o più sensori E-nose. Durante la conservazione, i ricercatori hanno poi valutato gli attributi di qualità. Nello specifico: qualità visiva, colore, compattezza, attività antiossidante, fenoli totali e contenuto di zucchero.

Tra questi, la qualità visiva e la deformazione dell’acino sono risultate influenzate dalle condizioni di conservazione.

Aspetto che ha quindi dimostrato che il trattamento ad alto contenuto di CO2 ha preservato meglio la qualità della frutta rispetto al controllo.

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L’aspetto visivo delle ciliegie dolci alla raccolta e conservate in alta CO2 o all’aria (controllo) dopo 14 e 21 giorni a 5°C.

Attraverso lo studio delle relazioni tra profili volatili e segnali del naso elettronico, gli studiosi hanno quindi associato la risposta del naso elettronico a insiemi ben definiti di composti organici volatili. In particolare, il segnale del sensore S10, risultante in associazione con i composti considerati marcatori putativi di freschezza, potrebbe essere utilizzato per una rapida valutazione della qualità del prodotto. Infine, poiché i dati del naso elettronico erano in linea con i risultati precedentemente ottenuti da HS SPME e GC-MS, il naso elettronico commerciale può essere utilizzato per monitorare i cambiamenti nell’impronta digitale dell’aroma durante la conservazione della frutta. Un metodo che andrebbe così a sostituire le costose apparecchiature di laboratorio attualmente utilizzate.
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Ilaria De Marinis
©fruitjournal.com

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