Una moratoria sui mutui e fondi per le imprese agricole presenti nelle zone economiche speciali, agevolazioni per ulteriori sgravi fiscali e molto altro, come la crisi siccità che sta colpendo la Sicilia. Il tutto per un totale di 209 milioni di euro. A far discutere, però, nel nuovo decreto legge Agricoltura, è la questione dei fotovoltaici dopo lo scontro tra il ministro Francesco Lollobrigida e quello dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Una discussione nata a proposito dell’installazione dei pannelli direttamente a terra sui campi a cui si è arrivati a un compromesso: consentire soltanto le installazioni di impianti fotovoltaici non poggianti direttamente a terra.
All’interno del decreto legge Agricoltura, però tra un finanziamento all’ex Ilva di Taranto, l’introduzione di un commissario speciale contro il granchio blu e la tutela dell’agroalimentare demandata all’Arma dei Carabinieri, ci sono varie manovre importanti in campo agricolo.
Misure a favore delle imprese
A partire dalla sospensione per 12 mesi di parte del capitale della rata dei mutui o finanziamenti a favore delle imprese agricole (ma anche del mondo della pesca e dell’acquacoltura). Una misura accolta favorevolmente da Coldiretti che andrà a dare una mano consistente al settore.
Da un’analisi effettuata dalla stessa associazione di categoria è emerso che a beneficiarne saranno più di 145mila aziende, che nell’anno 2022 hanno registrato una diminuzione pari almeno al 20% del volume d’affari dell’anno 2023. Gli aiuti per queste imprese, colpite dalla crisi di mercato e indirettamente dagli eventi geopolitici, rientrano nel quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato, prorogato dall’Unione Europea fino al 31 dicembre 2024. A queste imprese sarà riservato anche un contributo in conto interessi di 20 milioni di euro quest’anno, 10 milioni nel 2025 e altri 10 nel 2026.
130 milioni di euro saranno destinati alle imprese agricole, pesca e acquacoltura presenti nelle Zes, zone economiche speciali, in cui è presente l’intero Sud Italia. Una tipologia di aiuto prevista sarà il credito d’imposta sugli investimenti. Altri contributi e sgravi fiscali andranno anche agli agricoltori colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna, Marche e Toscana lo scorso anno.
Capitolo fitopatie
Capitolo a parte per le fitopatie, per cui sono stati stanziati 14 milioni di euro. In primis per il comparto agricolo del kiwi. È stato attivato un fondo di emergenza di 2 milioni ai coltivatori a causa della moria del kiwi, un fenomeno che ha compromesso la raccolta. Gli indennizzi saranno concessi in deroga, anche senza sottoscrizione di polizza assicurativa. Altro settore è quello vitivinicolo, colpito duramente da peronospora e flavescenza dorata, per cui il Governo ha stanziato 10 milioni per i danni causati dalla prima e 2 milioni per quelli causati dalla seconda.
Contro le pratiche commerciali sleali
Nel decreto legge è stata dato l’incarico a Ismea, l’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, di stimare il costo di produzione medio per ogni derrata agricola. Un modo per ovviare alle pratiche commerciali sleali. Per questo nei contratti a forma scritta i prezzi non potranno mai essere indicati al di sotto dei costi medi, ma soltanto nel caso in cui il produttore non possa provare convenienza.
Sono stati potenziati i controlli in merito alle contrattazioni, con un inasprimento delle sanzioni volte a scoraggiare pratiche commerciali sleali. “Il Governo dà risposte concrete alle mobilitazioni che Coldiretti ha portato avanti in Europa e a livello nazionale. Abbiamo sempre detto che era nostro dovere trasformare le proteste in proposte”, ha dichiarato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini.
La questione fotovoltaici
E poi torna sulla questione dei pannelli fotovoltaici. “Dopo anni in cui abbiamo chiesto l’emanazione del decreto aree idonee sul fotovoltaico a terra – ha dichiarato il presidente di Coldiretti – arriva un giusto intervento per fermare le speculazioni dei grandi fondi di investimento che in molte aree del Paese sta mettendo in difficoltà la produzione agricola”. Nella prima bozza del decreto legge era stata accolta la richiesta di Coldiretti dell’eliminazione totale dei pannelli solari sui campi coltivati. Poi, dopo un confronto col ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, si è arrivati a un compromesso per cui sarà possibile l’installazione ma solo per pannelli sollevati da terra, in modo così da permettere l’attività agricola sotto. Potranno realizzarsi, in realtà, anche in cave o vicino alle autostrade. Saranno esclusi dal divieto i progetti già previsti dal Pnrr e quelli che hanno già presentato istanza.
Dure le repliche da parte di Coordinamento Free (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica), che riunisce oltre 25 associazioni nazionali di impresa e ambientaliste. Nella lettera aperta che hanno indirizzato alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno criticato quella che per loro è “una norma del tutto contraddittoria rispetto all’obiettivo di triplicare le energie rinnovabili entro il 2030”.
Dello stesso pensiero anche il presidente di Italia Solare, associazione che riunisce le imprese del fotovoltaico, Paolo Rocco Viscontini, secondo cui ora sarebbe impossibile produrre energia economica a un costo stabile. Tutto perché i pannelli sollevati da terra hanno dei costi più elevati. Dal canto suo il ministro Pichetto Fratin ha assicurato che, in ogni caso, il fotovoltaico si potrà installare sui tetti e che l’obiettivo rimane sempre quello di produrre 38 gigawatt da energia solare entro il 2030.
Più poteri al commissario per la siccità in Sicilia
Tra le altre cose è stato anche rafforzato il ruolo del commissario per la siccità Nicola Dell’Acqua, in merito al fenomeno che sta colpendo duramente la Sicilia da mesi. Per il ministro Lollobrigida “serve una pianificazione per affrontare in termini infrastrutturali una criticità ormai ciclica. La siccità ormai non è un’emergenza, ogni cinque anni circa colpisce in modo devastante il nostro territorio”.
Le reazioni al decreto legge
Le reazioni sono state piuttosto unanimi. A partire da Confagricoltura che ha apprezzato il continuo impegno del Governo a sostegno della capacità produttive delle imprese agricole. “Sul consumo di suolo apprezziamo l’esclusione dell’agrivoltaico dal divieto di installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra”, ha dichiarato la direttrice generale, Annamaria Barrile.
Copagri ha sottolineato la situazione con cui i produttori agricoli devono ancora fare i conti a causa di tensioni internazionali, instabilità dei mercati e per le dinamiche inflattive. Il presidente di Cia, Cristiano Fini, a proposito della questione dei pannelli fotovoltaici ha dichiarato: “Oggi sottrarre anche una minima parte di terreni agricoli rappresenta un grave danno per il comparto intero, gli obiettivi delle rinnovabili sono certamente importanti ma riteniamo che questi non debbano andare a scapito della produzione agricola”.
Silvio Detoma
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