Oltre un migliaio gli operatori controllati sull’intero territorio nazionale dall’Ispettorato centrale Repressione frodi agroalimentari (Icqrf) del ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali. Nell’ambito dell’ortofrutta, registrate irregolarità per circa il 17%.
Con verifiche condotte lungo la catena di distribuzione, al momento, l’Ispettorato per le frodi alimentari ha registrato irregolarità nell’ortofrutta per circa il 17%.
Le ispezioni, messe in campo nel periodo estivo dall’ Ispettorato centrale Repressione frodi agroalimentari (Icqrf) del ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, ha permesso “un rafforzamento di controlli nel settore ortofrutticolo, in modo particolare sulla corretta origine e tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli freschi commercializzati in Italia“. Complessivamente, nell’ambito delle frodi alimentari, le irregolarità in ortofrutta per circa il 17%.
A riferirlo, il sottosegretario a Mipaaf, Francesco Battistoni, che in una nota ha sottolineato la massima “attenzione da parte del ministero verso azioni fraudolente o irregolari che possano minare la salute dei cittadini e incidere negativamente sulla qualità e sulla certificazione dei prodotti italiani è sempre alta. Grazie al prezioso e attento lavoro dell’Ispettorato centrale Repressione frodi agroalimentari, l’Italia è fra le nazioni europee più virtuose nell’azione di contrasto verso condotte scorrette e frodi in commercio. L’aver protetto la filiera ortofrutticola dall’ennesimo attacco rivolto verso il comparto, verso i produttori e verso i cittadini – sottolinea Battistoni – certifica ancora una volta il grande lavoro svolto dal ministero per garantire la sicurezza alimentare del settore tutelandolo e proteggendolo da azioni di illegalità”.
L’intensificazione dei controlli nel settore ortofrutticolo nel periodo estivo ha inoltre permesso di individuare e porre sotto sequestro penale per frode in commercio prodotti ortofrutticoli freschi. In particolare, frutti di stagione che venivano spacciati come prodotti italiani, sebbene ne fosse stata accertata la provenienza straniera.
Altri controlli hanno portato alla scoperta di etichette irregolari per evocazione di un prodotto a denominazione protetta, prontamente sequestrate.
Ilaria De Marinis
©fruitjournal.com
