Originaria del Sud America, l’Annona cherimola ha trovato condizioni pedoclimatiche favorevoli negli areali costieri di Sicilia e Calabria. Qui, in particolare, viene coltivata in diverse aree rurali di Reggio di Calabria e in aree vocate dello Ionio reggino.
La famiglia delle Annonaceae copre più di 2000 specie, di cui 120 appartenenti al genere Annona L.
Le specie più importanti sono Annona cherimola Mill (cherimoya) (che è quella di cui ci occuperemo), Annona muricata L., (soursop), Annona squamosa L. (conde fruit), Annona reticulata L. (custard apple) e l’ibrido interspecifico Atemoya (A. cherimola x A. squamosa).
L’Annona cherimola è la specie più diffusa nei paesi subtropicali.
È un albero originario della catena montuosa andina del Sud America che si è naturalizzato sugli altipiani tropicali e subtropicali del Sud America.
Il valore commerciale della cherimoya è correlato all’essere cuoriforme e conico, motivo per cui la pezzatura può raggiungere un peso considerevole.
Annona cherimola: biologia fiorale
I fiori dell’annona hanno la forma a campana rivolti verso il basso. Sono composti da tre lunghi e grossi petali. La fioritura avviene su rami misti, che portano le nuove ramificazioni e le gemme a fiore.
La maggiore fioritura avviene in primavera, ma può protrarsi fino alla fine dell’estate.
I fiori possono presentarsi solitari o in piccoli gruppi di 2-3. Gli stessi sono ermafroditi e l’impollinazione è di tipo entomofilo, grazie all’intervento delle api e altri pronubi.
Anche se i fiori sono ermafroditi, gli organi sessuali maschili e femminili hanno periodi di maturazione sfalsati che rendono molto difficile l’autoimpollinazione (proterandria).
Il frutto
La polpa di questo frutto è bianca e di consistenza simile alla crema. Il flavour aromatico è un mix di papaya, banana, ananas e passion fruit.
A causa della sua facile deperibilità, il commercio della maggior parte dei frutti delle specie di Annona avviene a livello locale, regionale o a volte nazionale.
Si utilizzano diverse parti della pianta. I frutti — come già menzionato – sono ampiamente consumati, ma anche foglie, radici e rami sono risorse per uso medico o industriale. La medicina tradizionale utilizza i frutti per combattere il rachitismo, mentre radici, corteccia e foglie sono usate (in infusione) per trattare il diabete o come antidiarroici o antispastici.
I semi sono usati come insetticida per pidocchi e per curare problemi della pelle causati da parassiti. La resina, isolata dai semi, induce sintomi simili da quelli provocati dall’atropina, e usata a piccole dosi agisce come un potente emetico e purgante (Gattuso and Barreca).
La cherimoya si consuma come frutto fresco, ma può essere aggiunta nel processo di trasformazione dello yogurt, gelati e altri dessert. È sconsigliato far maturare i frutti sulla pianta perché di scarsa qualità, infatti spesso sono raccolti quando non pienamente maturi, lasciandoli maturare in condizioni di stoccaggio controllate. Il tempo di raccolta è generalmente determinato da cambiamenti nel colore della buccia, che vira dal verde al giallo-verde in prossimità della maturazione fisiologica.
In Europa, la Spagna è il più importante produttore di cherimoya e le varietà più note sono la Campas e Fino de Jete, che sono anche le varietà più diffuse sul mercato globale.
In Italia, A. cherimola si è bene adattata alle condizioni pedoclimatiche dell’area costiera tirrenica di Sicilia e Calabria, dove ci sono buone condizioni climatiche per la coltivazione di altre specie tropicali come il loquat, mango, litchi, avocado, banana e papaya.
Valori nutrizionali
Riguardo ai valori nutrizionali, il frutto fresco possiede un alto contenuto di zuccheri, pochi grassi e in confronto con altri frutti tropicali ha un buon contenuto in calcio e fosforo.
La polpa è molto ricca in acqua (raggiungendo più del 70% del peso totale del frutto), mentre come accennato il contenuto in grassi è modesto, tuttavia la loro costituzione è cosi ripartita:
- Acidi grassi saturi (circa il 33%);
- Acidi grassi monoinsaturi (circa il 15%);
- Acidi grassi polinsaturi (circa il 32%).
Inoltre, sempre la polpa, è una eccellente risorsa di energia capace di fornire zuccheri semplici facilmente metabolizzabili. Infatti, il saccarosio, glucosio e fruttosio sono i principali saccaridi identificati e quantificati nella parte edibile dell’annona.
Nella tabella 1 sono riassunti i valori nutrizionali della Cherimoya.

Tab 1: valori nutrizionali della Cherimoya
Le proprietà nutraceutiche dell’annona sono state abbondantemente studiate, mentre risultano più scarsi quelli riferiti all’Annona cherimola.
A tal proposito nel lavoro di Gentile C. et al. (2021) è stato effettuato uno studio sul profilo pomologico, sensoriale, nutrizionale e nutraceutico su 7 cultivar di Cherimoya. Dal lavoro è emerso che tra tutte le varietà osservate, la Fino de Jete è stata identificata come la migliore, non solo per i suoi attributi commerciali come le caratteristiche pomologiche o i valori fisiochimici, ma anche per la sua composizione nutrizionale.
La Chaffey e Daniela sono state le cultivar con il più alto contenuto in polifenoli, proanticianidine e con la capacità antiossidante più forte.
In riferimento ai due ecotipi locali siciliani, Torre 1 e Torre 2, si è avuto un bilanciamento del profilo nutrizionale che, se combinato con le loro discrete proprietà nutraceutiche, fisiochimiche e le caratteristiche pomologiche, determinerebbe una rivalutazione del loro impatto commerciale.
Proprietà nutraceutiche/farmacologiche
Il genere Annona contiene una considerevole quantità di composti antiossidanti, principalmente vitamina C, e composti biofenolici che aiutano a prevenire malattie associate con lo stress ossidativo, come cancro, malattie cardiovascolari, aterosclerosi, malattie neurodegenerative e nel processo di invecchiamento.
In letteratura i dati suggeriscono che questo frutto tropicale è un interessante risorsa di composti bioattivi, includendo biofenoli (catechine, proantocianidine, idrossitirosolo), alcaloidi, agetogenine, terpeni e ciclopeptidi.
Inoltre, gli estratti derivanti da diverse parti del frutto hanno attività antiossidante, pro-apoptotica, anti-protozoica a anti-diabetico.
Sono stati analizzati buccia, polpa e succo di diversi genotipi per testare il loro potenziale antiossidante. Il succo ha mostrato la più alta attività antiossidante nella capacità di assorbimento del radicale ossigeno (ORAC), mentre la polpa ha il contenuto più basso.
Nel lavoro di Martìnez-Solis J. et al. (2021) la somministrazione su modelli murini di dosi di infuso di thè estratto da foglie di cherimoya ha migliorato i livelli di glucosio nel sangue e l’emoglobina glicata, nonché la perdita di peso corporeo. Inoltre, sono stati registrati effetti benefici sul livello del colesterolo e trigliceridi e un aumento delle lipoproteine ad alta densità.
Certificazione di qualità
L’Annona rientra nell’elenco nazionale delle De.Co. (denominazione comunale).
In Calabria, viene coltivata da sempre in diverse aree rurali di Reggio di Calabria e in aree vocate dello ionio reggino.
Qui hanno trovato spazio coltivazioni della varietà Fino de Jete come pure ecotipi locali frutto di selezioni spontanee o effettuate dagli agricoltori nei decenni scorsi.
Le prime coltivazioni di annona nelle zone adiacenti Reggio di Calabria risalgono alla prima metà dell’800. A quel tempo si pensò potesse essere una buona alternativa alla già esistenti coltivazioni di agrumi, avendo esigenze pedoclimatiche simili. Nel dialetto reggino viene definito “u nonu” e la raccolta avviene tra ottobre e novembre.
Bibliografia
- Gattuso G. and Barreca D. NUTRACEUTICALS AND FUNDAMENTAL FOODS – Composition And Health-Promoting Properties Of Kiwifruit And Annona. Encyclopedia of Life Support Systems (EOLSS)
- Gentile C., Mannino G., Palazzolo E., Gianguzzi G., Perrone A., Serio G. and Farina V. Pomological, Sensorial, Nutritional and Nutraceutical Profile of Seven Cultivars of Cherimoya (Annona cherimola Mill) Foods 2021, 10, 35 – https://dx.doi.org/10.3390/foods10010035
- Martìnez-Solìs J., Calzada F., Barbosa E. and Valdés M. Antihyperglycemic and Antilipidemic Properties of a Tea Infusion of the Leaves from Annona cherimola Miller on Streptozocin-Induced Type 2 Diabetic Mice. Molecules 2021, 26, 2408. https://doi.org/10.3390/molecules26092408
A cura di: Thomas Vatrano
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