Ampiamente diffusa e apprezzata sia a livello nazionale che internazionale, la ciliegia continua a guadagnare terreno sul mercato globale, attirando l’attenzione sia degli operatori del settore che della ricerca scientifica. Tra i leader mondiali dell’esportazione di questo piccolo gioiello rosso spicca l’Uzbekistan che, forte di una tradizione agricola consolidata, sta sviluppando nuove tecniche per rispondere a una sfida cruciale: migliorare la conservazione delle ciliegie per competere sui mercati internazionali e soddisfare i rigorosi standard qualitativi richiesti dai Paesi importatori. La soluzione? La surgelazione rapida (shock freezing), un processo innovativo che promette di rivoluzionare il comparto cerasicolo. Ma di cosa si tratta?
Conservazione della ciliegia: una sfida da vincere
Lo shock freezing è una tecnica che consente di congelare le ciliegie in tempi brevissimi, preservandone gusto, consistenza e proprietà nutritive. Per farlo, un team di ricercatori uzbeki ha avviato uno studio utilizzando agenti refrigeranti ecologici.Â
La ricerca è stata condotta utilizzando materie prime di alta qualità e impiegando metodi avanzati di analisi fisico-chimica, organolettica, statistica e analisi di correlazione-regressione per determinare le proprietà dei prodotti surgelati. Questo ha permesso di individuare delle tecniche innovative preliminari che favoriscono una rapida surgelazione: l’utilizzo di uno sciroppo di zucchero al 30% combinato con ascorutina al 4%.
Il processo si è rivelato efficace nell’ottimizzare i parametri di surgelazione in base alle caratteristiche specifiche della ciliegia trattate. Tra le varietà analizzate, la Bychiy Glaze si è dimostrata la più adatta alla surgelazione rapida, grazie alla sua capacità di conservazione prolungata.
I risultati ottenuti sono significativi.
- Dopo 6 mesi di conservazione con surgelazione d’urto, i solidi solubili delle ciliegie sono aumentati del 2%, mentre il contenuto di tannini si è dimezzato.
- Il trattamento preliminare ha permesso di preservare fino all’87% degli zuccheri naturali e il 62% della vitamina C per un periodo di 9 mesi.
- Campioni trattati con le stesse modalità hanno mostrato una conservazione degli zuccheri fino al 74% e dell’acido ascorbico al 42% anche dopo 12 mesi.
- La surgelazione d’urto ha permesso di estendere il periodo di conservazione di 3-6 mesi rispetto il metodo di congelamento tradizionale.

Variazione della temperatura durante il congelamento rapido (shock) dei campioni di ciliegie. Fonte: Tashkent State Agrarian University
Prospettive future
Questa ricerca non è solo un passo avanti nella conservazione dei frutti, ma un esempio di come tradizione e innovazione possano incontrarsi per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più esigente. Con un processo ottimizzato e tecnologie ecologiche, l’Uzbekistan potrebbe affermarsi come leader nella fornitura di ciliegie di alta qualità , rispondendo alle richieste di Paesi con standard elevati e contribuendo al miglioramento dell’intero settore agricolo.
Ma la ricerca non resta confinata a decine di chilometri. Esplorare nuove soluzioni nella conservazione delle ciliegie può rappresentare anche per l’Italia un’occasione per migliorare la competitività a livello internazionale valorizzando ulteriormente la cerasicoltura nostrana. Â
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Federica Del Vecchio
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