Prezzo pomodoro da industria, arriva l’intesa al Centro-Sud

150 euro/tonnellata per il pomodoro tondo e 160 euro/tonnellata per quello lungo: dopo varie trattative è arrivata l'intesa tra Anicav e le aziende produttrici

da uvadatavoladmin
prezzo pomodoro da industria

Nonostante la raccolta del pomodoro da industria sia praticamente agli inizi, dopo un lungo tira e molla, è stata siglata un’intesa sul prezzo e sulla gestione della campagna di trasformazione nell’area centro-meridionale del Paese.

A firmare l’accordo sul prezzo del pomodoro da industria l’Anicav -Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali e le Op (organizzazioni di produttori) del Bacino Centro-Sud Italia.

Stando a quanto stabilito, per la campagna in corso il prezzo medio di riferimento definito dall’accordo è pari a 150 euro/tonnellata per il pomodoro tondo 160 euro/tonnellata invece per quello lungo. Viene ribadito in ogni caso che queste tariffe sono indicative, in quanto è comunque confermata l’autonomia contrattuale delle singole aziende in sede di sottoscrizione dei contratti di fornitura. 

prezzo pomodoro da industria

Discorso a parte, invece, per la produzione di pomodoro da industria in biologico, per cui è stata decisa una maggiorazione di 30 euro alla tonnellata. A determinare l’incremento, l’aumento della domanda di prodotti trasformati a base di pomodori biologici, la cui coltivazione richiede operazioni colturali più complesse e onerose, soprattutto nel caso della gestione delle patologie che possono interessare la coltura e che necessitano di trattamenti fitosanitari autorizzati e specifici. 

Prezzo pomodoro da industria: soddisfatto il presidente di Anicav

Per il presidente di Anicav, Marco Serafini, alla parte agricola è stato garantito un prezzo per il pomodoro da industria che rimane il più alto del mondo. “Un prezzo – ha infatti spiegato – che dovrà garantire alle nostre imprese un miglioramento degli elevati standard qualitativi, che da sempre caratterizzano le nostre produzioni”. Gli areali di interesse al Centro-Sud ricadono infatti in tutte le regioni, dove la produzione è rappresentata per il 75% dal pomodoro pelato intero e per il restante dal tondo. Ogni anno nell’area centrale e meridionale sono coltivati circa 29mila ettari di pomodoro da industria con il coinvolgimento di 24 organizzazioni di produttori e 48 imprese di trasformazione per la lavorazione di circa 2,61 milioni di tonnellate di pomodoro. 

Nessun accordo ancora per il bacino Nord

Non può dirsi lo stesso per il Nord Italia. Se, infatti, al Centro-Sud l’accordo – seppur con difficoltà – è arrivato, negli areali produttivi del Nord Italia, l’assenza di un prezzo minimo garantito rischia di aprire a scenari complessi. Senza un accordo per il prezzo, il timore è di compromettere ulteriormente l’andamento di una stagione come quella in corso che, già alle prese con le difficoltà causate dalla situazione meteorologica avversa della scorsa primavera, rischia così di non garantire remunerazioni soddisfacenti ai produttori.

 

Silvio Detoma
© fruitjournal.com

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