Ciliegia Grace Star: origine e qualità

Frutto di anni di selezione genetica, questa cultivar unisce alta qualità e resa ottimale

da f.delvecchio
ciliegia grace star

Nel cuore pulsante dell’Emilia-Romagna, tra i filari ordinati dei vivai di Vignola, nasce una delle eccellenze frutticole italiane: la ciliegia Grace Star. La sua storia ha inizio nel 1984, quando un’équipe di ricercatori seleziona un semenzale ottenuto dalla libera impollinazione della varietà Burlat, uno dei nomi più noti della cerasicoltura internazionale. Il codice tecnico – DCA BO 84.703.003 (F23) – nasconde un progetto di selezione ambizioso, portato avanti dal Dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Bologna in collaborazione con il CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali). Dopo oltre un decennio di prove agronomiche e valutazioni in campo, il frutto di quella ricerca arriva sul mercato nel 2001, segnando un nuovo standard per la qualità cerasicola italiana.

Caratteristiche agronomiche della ciliegia Grace star: produttiva e adattabile

Grace Star si distingue come cultivar a maturazione medio-precoce, capace di garantire elevata e costante produttività, caratteristiche che la rendono una scelta strategica per chi punta su qualità e resa. La pianta presenta un vigore marcato, con un portamento semi-assurgente che favorisce una buona gestione della chioma e una ramificazione regolare, elementi ideali per impianti moderni ad alta densità. Il comportamento della cultivar varia in base al tipo di portinnesto utilizzato: su quelli più vigorosi, la messa a frutto tende ad essere più lenta, mentre con portinnesti di media vigoria si ottiene una produttività intermedia. I risultati migliori si registrano tuttavia con portinnesti deboli, soprattutto nei sistemi intensivi, dove la pianta esprime al massimo il suo potenziale.

A completare il quadro agronomico, la fioritura medio-tardiva rappresenta un ulteriore punto di forza, poiché  riduce sensibilmente il rischio di danni da gelate primaverili, spesso fatali per le varietà più precoci. Non meno importante, la naturale autofertilità di Grace Star caratteristica che permette di semplificare notevolmente la progettazione e la gestione del frutteto, senza necessità di varietà impollinatrici.

ciliegia grace star

Il frutto: bellezza, gusto e qualità

Il tratto distintivo della Grace Star è senza dubbio la qualità del frutto, che riesce a coniugare le esigenze dei produttori con le aspettative sempre più esigenti del mercato. La forma cuoriforme, elegante e regolare, richiama immediatamente le varietà più pregiate, mentre le dimensioni generose, con calibri elevati e un peso medio tra i più alti della categoria, la rendono una protagonista ideale per la commercializzazione destinata al consumo fresco. Il colore rosso scuro brillante, omogeneo e intenso, ne valorizza ulteriormente l’appeal visivo, rendendo ogni ciliegia attraente e facilmente riconoscibile. Ma è all’assaggio che la ciliegia Grace Star rivela tutta la sua personalità: la polpa, dalla consistenza media, offre un profilo gustativo equilibrato, dove dolcezza e acidità convivono in perfetta armonia.

Nonostante queste eccellenti caratteristiche, la varietà presenta una moderata suscettibilità al cracking. Un limite che, tuttavia, può essere efficacemente gestito con interventi agronomici mirati, come l’uso di coperture antipioggia o una corretta gestione dell’irrigazione, permettendo così di preservare l’integrità e il valore commerciale del frutto anche nelle stagioni più complesse. Ebbene, in un momento storico in cui il comparto cerasicolo affronta sfide sempre più complesse, è proprio questa capacità di coniugare alte performance produttive con resilienza ambientale a rendere la ciliegia Grace Star una varietà affidabile e strategica per l’agricoltura moderna. Non è soltanto una ciliegia, ma il simbolo di un nuovo modello produttivo: innovativo, sostenibile e orientato alla qualità. Una cultivar che nasce dalla ricerca, si radica nel territorio e guarda al futuro, destinata a lasciare il segno, stagione dopo stagione.

 

Federica Del Vecchio
© fruitjournal.com

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