Il pomodoro è una delle più importanti specie orticole coltivate in Italia e nel mondo, la sua elevata diffusione a livello globale lo rende una coltura spesso interessata da numerose malattie causate da agenti patogeni di diversa natura, tra cui virus, batteri e funghi. Tra questi, ora a destare preoccupazione tra i produttori siciliani di pomodoro, è un virus riscontrato per la prima volta nel territorio di Ragusa. Si tratta del Tomato Fruit Blotch Virus (ToFBV – Blunervirus solani), che – identificato per la prima volta in Italia nel 2018 nella zona di Fondi, nel Lazio – da qualche mese è stato rilevato anche in Sicialia.
Come ToFBV sia giunto in Italia non è ancora chiaro, ma la causa potrebbe essere ricondotta al movimento di materiale vegetale infetto, come avviene per la maggior parte delle entità infettive di nuova introduzione.
Il ToFBV è un virus che presenta una gamma di ospiti limitata, che comprende il pomodoro e alcune specie di piante ornamentali, come geranio e ciclamino. Di fatto, la presenza di piante ornamentali, potenzialmente ospiti del virus, nelle vicinanze delle colture di pomodoro può rappresentare un fattore favorevole alla diffusione del virus. Come pure gli effetti del cambiamento climatico, che – favorendo la sopravvivenza e la riproduzione del vettore di questo virus – possono aver contributo alla diffusione tra le produzioni di pomodoro in Sicilia.
Sintomatologia e danni causati da ToFBV
Il ToFBV è un virus in grado di provocare danni abbastanza importanti alla produzione, la cui pericolosità è accentuata dall’individuazione tardiva del patogeno. Questo virus, infatti, non consente una diagnosi precoce sulla base dell’osservazione delle piante poiché queste ultime non manifestano alcun sintomo durante la fase iniziale di infezione. In particolare, si è stato notato che le piante di pomodoro manifestano i primi sintomi direttamente attraverso danni diretti sui frutti, provocando il viraggio di colore delle bacche di pomodoro, responsabile della mancata commercializzazione dei frutti.
Modalità di trasmissione
È stato accertato che la trasmissione di ToFBV è causata dall’acaro Aculops lycopersici. Detto anche eriofide rugginoso del pomodoro, questo acaro vive a spese di varie solanacee, nutrendosi della linfa delle piante. La sua diffusione è abbastanza rilevante in Sicilia e le sue ridotte dimensioni ne rendono difficile l’individuazione in campo: le femmine misurano circa 0,2 mm di lunghezza, e i maschi sono ancora più piccoli.
La presenza del virus all’interno del territorio siciliano, le condizioni ambientali favorevoli alla sua sopravvivenza e l’abbondanza di piante ospiti definiscono il cosiddetto triangolo della malattia.
La persistenza di queste condizioni, favorevoli alla sopravvivenza e all’espansione del virus, lasciano presagire un possibile avanzamento del patogeno.
Per le ragioni appena descritte e data l’attuale assenza di piante resistenti o tolleranti, appare dunque evidente l’importanza di porre particolare attenzione al contenimento del vettore e alle norme igienico-sanitarie che consentono di limitare l’azione del patogeno laddove presente. In attesa di ottenere nel più breve tempo possibile mezzi idonei per arginare questa entità infettiva, sarà poi fondamentale adottare buone pratiche sanitarie durante la commercializzazione del materiale vegetale.
Donato Liberto
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