Maltempo: agricoltura ancora colpita

Cia Agricoltori Italiani teme una perdita di almeno un 10% delle produzioni, fatte salve le piantagioni in serra o sotto coperture

da uvadatavoladmin

Nelle ultime ore il maltempo in Italia ha causato numerosi disagi e danni. Primavera lontana, dunque, sull’agricoltura di mezza Italia che nei giorni scorsi ha dovuto fare i conti con una nuova ondata di freddo, vento e soprattutto grandine.

In particolare, tra Puglia, Calabria, Campania e Lazio, dove a risentire di più del maltempo sono state le colture in fiore e gli ortaggi di stagione.

Cia-Agricoltori Italiani, in ricognizione sul territorio, teme sia andato perso almeno un 10% delle produzioni, fatte salve le piantagioni in serra o sotto coperture. Dunque, ancora instabilità climatica, sempre più frequente in questo periodo dell’anno, ma con sbalzi più forti e repentini che stanno riportando il Paese a temperature invernali, senza traccia, però, di quelle piogge tanto attese tra Piemonte ed Emilia-Romagna, ancora a secco.

maltempo-danni-agricoltura-emilia-romagna

I danni del maltempo in Lazio, Puglia e Campania

Nel frattempo, stando alle prime verifiche di Cia, la terribile grandinata di ieri ha colpito campi di carote e indivie a ridosso della Capitale fino al mare. Ad arginare danni peggiori, in gran parte dei casi, sono state le coperture, in tessuto non tessuto o plastica, utilizzate per proteggere distese di ortive proprio dagli eventi estremi di questa stagione. Sempre nel Lazio, zona Agro Pontino, coinvolti dalla brusca perturbazione i frutteti in fiore, è il caso delle prugne.

In Puglia, la grandine ha interessato principalmente pescheti, mandorleti e ciliegeti nell’Agro di Cerignola (FG), dove organizzazioni e agricoltori sono già alla conta dei danni. Qui, se il bilancio non sarà pesante, sarà per la buona combinazione grandine-pioggia che ha alleggerito l’impatto sui campi.

maltempo danni agricoltura

La Campania, che era già in allerta meteo gialla da domenica, ha dovuto affrontare violente raffiche di vento lungo la Penisola Sorrentino-Amalfitana, sui Monti di Sarno e Picentini fino al Basso Cilento. Mentre sono salvi oliveti e vigneti perché non ancora in fioritura, preoccupazioni emergono per pescheti e i noccioleti già con le prime foglioline.

Con il ritorno della neve in alta quota, Cia resta in allerta anche sul fronte gelate tardive e torna a ricordare quanto i cambiamenti climatici e le relative calamità naturali, ultima la siccità, rappresentino una sfida costante.

E una sfida da affrontare in modo strutturale e corale tra istituzioni, enti, organizzazioni e mondo agricolo, superando l’approccio emergenziale e lavorando per tavoli e cabine di regia.

In particolare, conclude Cia, resta centrale il ruolo della ricerca scientifica e la necessità di nuove tecnologie per l’evoluzione assistita e, quindi, per piante più resistenti agli stress climatici. Come l’ultima grandinata conferma, va agevolata e promossa l’automazione per la gestione integrata delle colture e la protezione attiva dalle calamità, insieme al contributo di adeguati strumenti di gestione del rischio.

 

Fonte: Cia Agricoltori Italiani
©fruitjournal.com

Articoli Correlati