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Neanche la pioggia è riuscita a frenare l’entusiasmo e la partecipazione alla prima Orange Exhibition, che ieri ha trasformato un agrumeto siciliano in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto dedicato al futuro del comparto. Ad ospitare l’evento è stata l’Azienda Agricola Auteri – Meraviglie di Natura, realtà che si estende per oltre 450 ettari nel territorio di Lentini (SR), dove tecnici e produttori del comparto hanno avuto la possibilità di porre l’accento su questioni sempre più centrali per la competitività e la sostenibilità della filiera agrumicola, specialmente siciliana, oggi alle prese con nuove problematiche fitosanitarie e gli effetti del cambiamento climatico.
Non una semplice giornata tecnica, ma un vero e proprio cantiere di idee e soluzioni pratiche, dove la teoria ha incontrato l’osservazione diretta in campo. Tanti i temi affrontati: dall’innovazione varietale alla gestione dei patogeni emergenti, passando poi alla scelta dei portinnesti e all’ottimizzazione delle risorse idriche. Insomma, un evento che ha permesso di condividere esperienze reali e analizzare le nuove strategie per aumentare produttività, sostenibilità e redditività.
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Gli interventi tecnici della Orange Exhibition
Ad aprire la giornata è stato il dottore Giuseppe Tornello, agronomo dello studio Coragro, che ha evidenziato il ruolo centrale dell’agrumicoltura per il territorio siciliano, primo in Italia per produzione. Dopo aver illustrato le caratteristiche dell’agrumeto che ha ospitato l’evento, dove convivono varietà fast track e varietà già in commercio, l’esperto si è quindi soffermato sulle principali sfide del comparto: la diffusione di nuovi patogeni, la gestione delle risorse idriche e l’installazione di nuovi impianti con portinnesti scelti spesso senza una reale conoscenza delle soluzioni più idonee.
A seguire è intervenuto il professore Alberto Continella, che ha presentato le più recenti attività di ricerca condotte dall’Università di Catania sulla valutazione dei portinnesti e sull’innovazione varietale. Come ricordato, dal 2010 è stato avviato un importante lavoro di implementazione sui portinnesti per l’arancio amaro: “In questi 15 anni sono emersi dati molto significativi riguardo alla scelta del portinnesto, in particolare in relazione agli aspetti agronomici e qualitativi in combinazione con l’arancia rossa”. Tra le varietà più promettenti, la C22 si è distinta per la vigoria della chioma, l’elevata pigmentazione e la consistenza del frutto.
Restando in materia di varietà, la giornata è proseguita con l’intervento di Giuseppe Russo, ex ricercatore del CREA-OFA di Acireale, che ha illustrato le attività di miglioramento genetico condotte sull’arancia rossa. “I cloni che hanno avuto maggior successo – ha spiegato – sono quelli della varietà Tarocco, grazie ai quali è stato possibile coprire un arco di commercializzazione che va da dicembre a marzo”. Un risultato fondamentale che ha contribuito a rafforzare ulteriormente la competitività della Sicilia sui mercati.
A concludere la sessione tecnica è stato il dottor Marco Caruso, ricercatore del CREA-OFA di Acireale, che ha presentato il programma di ricerca avviato nel 2017 per lo sviluppo di nuove varietà, ribadendo l’importanza di una collaborazione costante tra ricerca e produzione: “Noi ricercatori abbiamo bisogno di organizzazioni di produttori e agricoltori disposti a testare le nuove varietà in contesti diversi, perché la sfida più grande è proprio quella dell’adattabilità a condizioni sia pedologiche che climatiche”.
Le soluzioni delle aziende partner per un’agrumicoltura competitiva
Accanto agli interventi tecnici, a intervallare le relazioni degli esperti, i contributi delle aziende partner dell’evento, pronte ad offrire soluzioni concrete per gli agricoltori:
- Francesco Modica ha presentato le soluzione offerte da Almagra per la protezione dell’irraggiamento solare degli agrumi;
- Luca DI LEO per FCP Cerea ha illustrato vantaggi e caratteristiche di un prodotto innovativo per il controllo della clorosi ferrica;
- Emilio BORGESE ha parlato delle strategie integrate per la difesa e nutrizione degli agrumi targate Diachem;
- Lucia PICCININI, restando sul tema della difesa, ha presentato le soluzioni essenziali di UPL Italia;
- Francesco TASCHINI per Albaugh ha infine raccontato storia e risultati dell’azienda e i prodotti per agrumi più coompetitivi.
Networking e confronto: Il valore aggiunto dell’evento
L’Orange Exhibition non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di un percorso virtuoso in cui confronto e dialogo sono diventati i veri protagonisti della giornata. Lo ha dimostrato anche il buffet conclusivo, che da semplice momento conviviale si è trasformato in una naturale prosecuzione dei lavori: tecnici e agricoltori hanno continuato a discutere, scambiandosi opinioni e racconti dal campo, segno evidente della crescente esigenza di fare rete all’interno del settore agricolo, nonostante la pioggia.
Il percorso di confronto tecnico targato Fruit Communication però non si ferma. Il prossimo appuntamento è già fissato per giovedì 9 ottobre in Puglia per l’ultima e imperdibile Grape Exhibition di quest’anno, dedicata all’uva da tavola. Un’ulteriore occasione per condividere esperienze, raccogliere esigenze concrete e consolidare quel prezioso dialogo tra ricerca e campo, fondamentale per affrontare insieme le sfide di oggi e di domani.
Federica Del Vecchio
©fruitjournal.com