Pacchetto Giovani: stanziati 14milioni di euro in Veneto

Incentivi all’insediamento, piani aziendali vincolanti e sostegni pensati per costruire aziende più moderne e sostenibili: così la Regione rilancia l’agricoltura

da Ilaria De Marinis
pacchetto giovani

Il Veneto mette sul piatto 14 milioni di euro per favorire l’ingresso di nuove leve in agricoltura. Ma il “Pacchetto Giovani” non è un semplice incentivo economico: è un percorso pensato per selezionare e formare veri imprenditori agricoli. Ogni richiedente, infatti, deve presentare un piano aziendale dettagliato, che descriva la situazione di partenza, gli obiettivi di sviluppo, gli investimenti programmati e l’impatto atteso sulla redditività. Il sostegno non si limita a coprire i costi iniziali: vincola i giovani a scegliere una direzione precisa, investendo in competitività, in pratiche ambientali e climatiche più sostenibili o nella diversificazione dell’attività. A ciò si aggiunge un impegno di lungo periodo: condurre l’azienda per almeno cinque anni, acquisire le competenze necessarie e raggiungere la qualifica di imprenditore agricolo professionale. L’obiettivo è chiaro: non distribuire contributi a pioggia, ma costruire un tessuto rurale vitale, fatto di aziende solide, innovative e capaci di affrontare le sfide del mercato globale e dei cambiamenti climatici.

Pacchetto Giovani: come funziona

Il cuore del bando è l’intervento SRE01 – Insediamento giovani agricoltori, che riconosce un premio forfettario di 40mila euro a chi, tra i 18 e i 41 anni non compiuti, si insedia per la prima volta come capo azienda. Ma non basta: per essere ammessi è obbligatorio abbinare almeno un altro intervento – SRD01 (competitività), SRD02 (ambiente, clima e benessere animale) o SRD03 (diversificazione extra-agricola). Il sostegno viene erogato in anticipo, previa fideiussione, e lo svincolo avviene solo dopo la conclusione del piano aziendale.

pacchetto giovani veneto

Requisiti, obblighi e punteggi

Le condizioni sono stringenti: il giovane deve aprire posizione IVA agricola ed essere titolare, socio o amministratore unico della nuova impresa. Entro 18 mesi deve diventare “agricoltore in attività”; entro 36 mesi acquisire eventuali competenze professionali mancanti e la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP). L’azienda non può variare struttura e superfici se non previsto dal piano. Inoltre, il beneficiario deve seguire almeno una formazione o consulenza e dimostrare il miglioramento della redditività.

Non basta presentare domanda: serve ottenere almeno 41 punti per entrare in graduatoria. I criteri premiano i più giovani (18-25 anni valgono 6 punti), i titoli di studio agrari (fino a 14 punti per una laurea magistrale del settore), le aziende ubicate in aree collinari o montane, con una riserva del 25% delle risorse proprio per queste ultime. In caso di parità, prevale il richiedente più giovane.

Il “Pacchetto Giovani” si presenta quindi come una sfida a tutto tondo: non basta avere un terreno, occorre un progetto credibile, documentato e sostenibile. La Regione punta così non solo a numeri, ma a qualità imprenditoriale: il vero traguardo è dare forma a una nuova generazione di agricoltori veneti, più preparati, innovativi e radicati sul territorio.

Per maggiori dettagli, si rimanda al testo completo del bando.

 

 

Ilaria De Marinis
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