Carote di Polignano: vendite in aumento

Un andamento positivo sembrano registrare sul mercato le carote di Polignano. A dirlo è Stanislao Frugis dell’azienda “La colorata” di Polignano a Mare (BA).

da Silvia Seripierri

Febbraio volge al termine ed è tempo di raccolta per diversi prodotti ortofrutticoli. A fronte di difficoltà e complicazioni che attanagliano i produttori, un andamento differente sembrano registrare le carote di Polignano a Mare (BA), che lasciano interessanti spiragli.

Per il prodotto di nicchia del comune affacciato sul mare, i cui colori ben si addicono alla festa di Carnevale ormai in dirittura d’arrivo, le vendite sembrano sorridere ai produttori.
A confermarlo le parole di Stanislao Frugis, titolare dell’azienda “La colorata” di Polignano a Mare (BA), conosciuta con il suo brand commerciale “La Viola di Polignano”, che ha infatti registrato il 10% di fatturato in più rispetto a quello delle annate precedenti.

Con lui conosciamo meglio andamento stagione e coltivazione delle carote di Polignano, massima espressione di biodiversità e Presidio Slow Food.

carote di polignano

Come e dove avviene la coltivazione della carota di Polignano?

L’azienda è nata nel 2017 presso i terreni agricoli di San Vito, zona di Polignano a Mare, nota per il suo porticciolo, l’Abbazia e la coltivazione delle carote. Alla base c’era la volontà di recuperare e valorizzare la produzione della carota di Polignano, che rischiava di essere dimenticata, trattandosi di una pianta autoctona e coltivata per lo più da produttori anziani.
Ad oggi la nostra realtà aziendale è ben consolidata e cerca nel suo piccolo di valorizzare un prodotto così strettamente legato al territorio e di nicchia.

La produzione si estende complessivamente su una superficie di 16 ettari, ma ogni anno ruotiamo, lasciando scoperti i terreni su cui abbiamo coltivato la stagione precedente.

Trattandosi di una produzione molto semplice, praticata senza particolari input esterni, è fondamentale che il suolo sia di qualità, sano e forte. Solitamente pratichiamo la semina con scalarità da agosto in poi, a distanza di una settimana tra una semina e l’altra, e raccogliamo da novembre fino ad aprile dell’anno successivo. Distanziare le date di semina di circa una settimana tra loro ci consente inoltre di scaglionare le raccolte con una distanza di 40-70 giorni tra una e l’altra.

Quali sono le accortezze necessarie?

Come anticipato, la carota di Polignano è una pianta rustica, esigente solo per quanto riguarda le condizioni del terreno. Essere vicini al mare e disporre di falde acquifere salmastre – al contrario di quanto si potrebbe pensare – non rappresenta un problema per questa coltura che, tra le altre cose, si avvantaggia di irrigazioni di soccorso. Particolare attenzione deve essere riposta nella preparazione del terreno alla semina. A tal fine è necessario fare frequenti arature per rendere il terreno soffice ed evitare il compattamento, in caso di pioggia.

Il compattamento, infatti, ostacola una buona crescita della radice che può addirittura biforcarsi o crescere a stenti.

In ogni caso, il segreto di questo prodotto risiede nel territorio e in particolare nel suo terreno che, proprio in virtù della giusta combinazione di argilla e sabbia, rendono la zona di Polignano vocata alla coltivazione di carote. Aspetti che, come azienda, abbiamo quindi cercato di promuovere, valorizzando la tipicità di questa coltura autoctona e il suo stretto legame con il territorio e le persone che vi lavorano.

Quali sono le ragioni del successo di questo prodotto?

Tra i motivi per cui la carota di Polignano è apprezzata dai consumatori non vi sono solo le caratteristiche di sapidità, gusto e colore, ma anche le riconosciute proprietà organolettiche. A riguardo, sottolineo che a ogni colore corrispondono delle specifiche caratteristiche nutritive. Siamo noi, quindi, che selezioniamo le piante migliori da cui ricavare il seme per avviare la produzione e facciamo in modo che circa un terzo della produzione siano piante di carote gialle, un terzo di quelle arancioni e un terzo di quelle viola. In questo modo il prodotto confezionato non è variegato solo per colore, ma anche per caratteristiche e proprietà nutritive.

Su quali mercati siete più presenti?

Considerato che si tratta di un prodotto di nicchia e che i volumi di raccolta sono piuttosto bassi, commercializziamo il prodotto principalmente in Italia. Nello specifico, poi, il 70% circa del volume totale commercializzato rimane in Puglia. D’altra parte, negli ultimi anni la carota di Polignano ha raggiunto anche i mercati del Nord Italia. Qui, in passato, si parlava di questo prodotto, ma non lo si conosceva. Oggi, invece, capita che arrivino richieste di prodotto anche da Francia e Regno Unito. Ciò nonostante, la produzione della carota di Polignano è limitata e raggiungere i mercati esteri richiede una maggiore organizzazione e strutturazione.

carote la viola

In termini di prezzi, come procede?

Trattandosi di un prodotto di nicchia, i prezzi sono ben più alti di quelli di una carota comune. Il prezzo al consumatore per un chilogrammo di carote di Polignano si aggira sui 5-5,50 euro, variabile a seconda che il mercato sia più vicino o lontano da Polignano a Mare. A giustificare prezzi così elevati non sono solo le riconosciute proprietà organolettiche, ma anche gli elevati costi di produzione, che si aggirano su circa 1,50 euro per chilogrammo di prodotto. Quella della carota di Polignano, infatti, è una produzione molto onerosa e faticosa. Soprattutto la raccolta richiede manodopera specializzata che, per preservare l’integrità del prodotto, viene ancora effettuata a mano.

Come si è dimostrato finora il mercato?

A differenza di altri prodotti che quest’anno hanno dovuto affrontare non poche difficoltà, legate sia ai cambiamenti climatici che alle conseguenze del conflitto in Ucraina, l’andamento commerciale della carota di Polignano è al momento in linea con il passato. Addirittura la mia azienda sembra registrare un +10% di fatturato. Si tratta comunque di una percentuale legata a due aspetti:

  • la carota è una pianta rustica, che ben si adatta a diverse e difficili condizioni climatiche;
  • avendo stretto rapporti commerciali anche con i venditori del posto, la mia azienda riesce a realizzare tutti i giorni volumi di vendita interessanti.

In media lavoriamo 10 quintali di carote al giorno che, per un prodotto di nicchia come questo, sono davvero interessanti.

 

Silvia Seripierri

© fruitjournal.com

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