BioAgrotech srl è un’azienda della Repubblica di San Marino specializzata nello studio, nella lavorazione e nella commercializzazione di mezzi tecnici per l’agricoltura tra cui fertilizzanti, ammendanti e corroboranti.
Nata nel 2011 dall’incontro di professionisti specializzati in diversi ambiti, l’azienda muove lungo le direzioni della ricerca e dello sviluppo al fine di offrire trattamenti innovativi per un’agricoltura all’insegna del rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
“L’agricoltura sta cambiando e il cambiamento è già in atto” – racconta Mattia Fricano, dottore agronomo responsabile ufficio tecnico BioAgrotech.
“Con l’approvazione della nuova PAC, che segue le indicazioni proposte dal Green Deal Europeo, la sfida dell’agricoltura moderna è quella di mantenere elevate produzioni con impiego sempre minore di input chimici di sintesi. La proposta di ridurre i fertilizzanti di sintesi e i prodotti fitosanitari – ricordo che si tratta di una forte raccomandazione, non di una imposizione – fa porre sempre maggiore attenzione a tutti quei prodotti alternativi compatibili con l’ambiente che migliorano e coadiuvano la nutrizione e la difesa. L’obiettivo è proprio quello di evitare il cosiddetto “deserto agrario” e tutelare l’agro-ecosistema dove tutto è interconnesso: la chimica, la fitoiatria, la nutrizione, le tecniche agronomiche e i mezzi alternativi”. BioAgrotech lavora e investe gran parte delle proprie risorse in ricerca, testando in collaborazione a centri di saggio, università e centri di ricerca i propri prodotti, per fornire agli agricoltori mezzi tecnici innovativi e compatibili con l’ambiente.
Tra le novità del nuovo regolamento UE 1009/2019 entrato in vigore nel luglio del 2022, c’è sicuramente la definizione di biostimolante e l’obbligo di dimostrare, attraverso prove sperimentali, la validità dei prodotti.
Da oltre 10 anni Bioagrotech testa in laboratorio e in campo i propri prodotti per dare risposte concrete agli agricoltori e ai tecnici, che diventano sempre più specializzati.
Il 1° febbraio sono stati presentati i risultati al secondo anno di prova – prova triennale – in collaborazione con il centro di saggio Agri2000Net e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza sul prodotto Ergostart Nemavir Bio in un vigneto particolarmente stressato dal punto di vista fisiologico e con elevata pressione di mal dell’esca. In particolare, Agri2000Net si è occupato della parte di campo, eseguendo i trattamenti e valutando in campo lo stato fisiologico del vigneto e la produzione, mentre il professor Lucini dell’Università di Piacenza e il suo team di ricerca hanno analizzato, attraverso innovative tecniche di analisi sulla metabolomica di radici, foglie e acini, per indagare ciò che avviene a livello molecolare all’interno della pianta.
I risultati in campo sono entusiasmanti: maggiore vigoria e produttività delle viti trattate, anche in termini di qualità dell’uva. Dalle analisi di laboratorio è stato possibile comprendere e spiegare da un punto di vista biochimico questi risultati. I trattamenti con Ergostart Nemavir Bio hanno indotto una riprogrammazione del metabolismo secondario delle piante, quindi di sostanze antiossidanti, ormoni e altri composti coinvolti nella difesa.
Tre, nello specifico, le linee d’azione di Ergostart Nemavir Bio:
- rivitalizza i suoli, apportando biodiversità microbica, componente essenziale della fertilità (ricordiamo sempre che un suolo fertile è un suolo ricco di humus (cibo per i microrganismi) e diversità microbica);
- riduce l’impatto dei suoli stanchi, degradando i composti tossici che possono causare problematiche come allelopatia;
- stimola la produzione di composti metabolici che intervengono nelle situazioni di stress, inducendo la pianta a essere più resistente e stimolando la continua produzione di nuove radici attive e vasi linfatici.
Sfruttando le qualità dei microrganismi e della diversità microbica, per rendere più forti le difese naturali delle piante e più ricco il suolo, l’approccio di Bioagrotech punta così a ottenere in modo naturale grandi vantaggi per l’agricoltura. Il tutto, cercando di ricorrere il meno possibile a interventi aggressivi, garantendo sostenibilità ed efficacia.
Ilaria De Marinis
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