Si chiama The Green Experience la certificazione collettiva nata in seno a Coldiretti Cuneo per una vitivinicoltura sempre più sostenibile.
Frutto di tre anni di lavoro e del coinvolgimento di oltre 1.200 aziende vitivinicole, “The Green Experience” è una certificazione collettiva, integrata e sostenibile, dedicata ai vini piemontesi. Scopo del marchio è valorizzare la distintività dei metodi di produzione per prendersi cura del paesaggio collinare, conservare le risorse naturali del suolo e la biodiversità in vigneto, valorizzare e distinguere le produzioni vitivinicole e offrire la massima qualità al consumatore.
Al momento il progetto coinvolge oltre 100 produttori di Alba, Langhe e Roero, 1.000 ettari di superficie vitata in 28 Comuni e 15 denominazioni tra Docg e Doc.
Si tratta di una proposta di collaborazione, fatta dal produttore al consumatore, per realizzare il sogno di una vitivinicoltura sostenibile ed ecologica, buona da bere e bella da vedere.
Come spiegato sul sito ufficiale del progetto, partendo dalle necessità dei viticoltori, Coldiretti Cuneo ha intrapreso un percorso di sperimentazione al fine di identificare nuove pratiche, sostenibili ambientalmente ed economicamente, capaci di migliorare i prodotti e di convertire in un vantaggio ogni potenziale vincolo di produzione e trasformazione.
Nato dalla necessità di costruire una certificazione su misura per i vini di Langhe, Roero e Monferrato e per il territorio piemontese, The Green Experience mira a valorizzarne le peculiarità, con l’obiettivo di diffondere – nel prossimo futuro – un brand che conservi l’identità tipica dei vini piemontesi anche sul mercato delle produzioni ecologiche, ecosostenibili e biologiche.
The Green Experience si presenta ai consumatori con due disciplinari distinti, che danno vita a due marchi differenti.
Il disciplinare The Green Experience, il cui logo è contraddistinto dalla farfalla blu, si rivolge a produzioni integrate, attente alla sostenibilità ambientale e alla cura del paesaggio. Il disciplinare The Green Experience Plus, contraddistinto dalla farfalla gialla/oro, si rivolge invece a produzioni di tipo biologico, a cui somma nuovi parametri per accrescere la sostenibilità ambientale e la cura del paesaggio.Per fregiarsi del marchio The Green Experience i produttori devono ottenere una certificazione da un organismo autorizzato a livello ministeriale, dopo che le analisi sulle foglie e sul vino abbiano escluso la presenza di sostanze non previste dai disciplinari e dopo la verifica che nella conduzione del vigneto si siano adottate le pratiche agronomiche e gli impegni previsti. Come chiarito, i disciplinari The Green Experience si fondano su strategie di abbandono del diserbo chimico e di riduzione dei fitofarmaci e introducono pratiche volte a rendere meno impattante la coltivazione.
Così i produttori installano nidi artificiali nel vigneto, secondo un protocollo specifico di esperti ornitologi, per ospitare uccelli e chirotteri (pipistrelli) che predano larve di insetti dannosi.
Al contempo, i produttori The Green Experience favoriscono la presenza di insetti utili installando appositi rifugi per vespidi, bombi e altre specie di impollinatori e seminando nei filari essenze erbose dalle infiorescenze multicolori, che alimentano biodiversità e rendono ancora più belle le nostre colline. Inoltre, per far sì che il terreno non si impoverisca di sostanza organica, i produttori praticano il sovescio, seminando specie erbose poi interrate con lavorazioni minime del terreno. Fino ad oggi, sono state coinvolte oltre 1.200 aziende vitivinicole di Langhe e Roero, sperimentando insieme a loro oltre 700 ettari a sovescio e 500 a confusione sessuale.
Entrambi i disciplinari di The Green Experience sono dunque pensati per migliorare la qualità del vino, valorizzare la distintività dei metodi di produzione e prendersi cura del suolo, della biodiversità e del paesaggio.
Tutti aspetti che, oltre a favorire la piena applicazione del concetto di vitivinicoltura sostenibile, consentono di tutelare i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, recentemente premiati dall’UNESCO.
“È stato chiaro fin dall’inizio di questa avventura: il fondamento di questo progetto – si legge sul sito ufficiale – è l’amore e il rispetto per la nostra terra, per le nostre colline. Proprio per questo la diffusione a macchia d’olio di The Green Experience – non un vigneto qui e uno là, ma intere colline che si attengono ad uno dei due disciplinari da noi proposti – è il nostro sogno nel cassetto”.
Ilaria De Marinis
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