Puglia: si innestano i primi impianti di actinidia ex vigneti

da Redazione FruitJournal.com

Fruit Journal è sceso in campo in uno dei rari impianti di actinidia siti in Puglia. Per l’occasione siamo andati a sbirciare in agro di Cellamare (Ba), in un giovanissimo impianto dell’azienda agricola Rubino.

 

In campo abbiamo incontrato il tecnico che segue l’impianto, Domenico Annichiarico agronomo di Floema Consulting. Per l’occasione in campo era presente anche un innestatore dall’esperienza ultra trentennale, afferente alla società agricola consortile romagnolaCommercio Frutta Srl. A fare gli onori di casa anche Gaetano Spagnuolo, produttore ed amministratore dell’azienda agricola F.lli Spagnuolo.

 

“Tra Foggia Bari e Taranto gli ettari ad actinidia che sono stati impiantati nel 2019 sono circa 18 – dichiara Domenico Annicchiarico – l’idea è adattare alla coltivazione del kiwi i vecchi impianti ad uva da tavola, i quali si prestano perfettamente alla conversione. Nonostante queste piante siano state messe a dimora tra febbraio e marzo, i danni delle gelate registrati e l’emergenza sanitaria non ne hanno ostacolato la crescita. In questi giorni stiamo procedendo con l’innesto di tutte le piante, la cosa più bella è percepire la soddisfazione da parte dei produttori”.

 

“I produttori ed io, in quanto referente tecnico sul territorio, siamo continuamente in contatto con Commercio Frutta, che segue passo passo i produttori del Sud e con la quale c’è uno scambio continuo di informazioni e know how. Il kiwi rappresenta il 15% del PIL frutticolo, per questo è da considerarsi una filiera molto importante per il nostro Paese, oltre che un buon investimento su cui puntare. Inoltre, non è da trascurare la modalità con cui viene gestita la commercializzazione del frutto, ad occuparsene è il consorzio Jingold, l’unico autorizzato alla vendita. La chiave è che la Jingold stabilisce un prezzo uguale per tutte le cooperative che hanno conferito il prodotto”.

Testare le performaces di questa frutticola negli areali del Sud Italia, ad oggi è fondamentale, vista la batteriosi che sta decimando gli impianti di Veneto, Emilia Romagna e Lazio. A confermarlo è la voce dell’innestatore veronese, sceso in Puglia per insegnare ad effettuare correttamente gli innesti: “Testare nuovi terreni, in areali con caratteristiche pedoclimatiche differenti rappresenta un’opportunità per questo tipo di coltura”.

 

L’esperto focalizza infine l’attenzione su di alcune differenze circa il sesto d’impianto: “Noto che le piante maschio/ femmina sono disposte sfruttando appieno l’impianto del vigneto; in maniera alternata si susseguono filari di piante maschio e filari di piante femmina. Al Nord, invece, il sesto è di 4-4,5 m x 2 m, ed alterniamo nel filare femmine e maschi a scacchiera. Il rapporto potrebbe essere in media di un maschio ogni 5 femmine”.

 

Uno dei protagonisti di questa scommessa nei campi della provincia di Bari è anche l’Azienda F.lli Spagnuolo dedita alla produzione di agrumi ed uva da tavola con appezzamenti pari a circa 85 ettari distribuiti sia nella nella provincia di  Bari che in quella di Taranto. Proprio un vecchio impianto ad uva da tavola è stato convertito ad actinidieto, si è cominciato con due ettari. Gaetano Spagnuolo, amministratore dell’azienda spiega: “Per diversificare la produzione abbiamo chiesto aiuto a chi ne sapeva più di noi, affinché potessimo abbattere i costi per gli oneri di adeguamento del vecchio vigneto alle esigenze del kiwi, sia per larghezza che per altezza.

 

Al momento non abbiamo ancora provveduto con l’innalzamento, ora la struttura è alta circa 2,90 m, e dovrebbe arrivare all’incirca sui 4m. Metteremo delle prolunghe su alcuni dei pali già esistenti. Inoltre sostituiremo la rete. La conversione per la mia azienda è cominciata un anno fa. A febbraio di quest’anno abbiamo messo a dimora il kiwi selvatico ed ora eccoci qui con le operazioni di innesto di cultivar verdi, gialle e rosse. Siamo molto soddisfatti, se tutto va bene al terzo anno raccoglieremo i primi frutti”.

 

Autori: Teresa Manuzzi, Claudia Accoto

Per info: Domenico Annicchiarico 
Cell: 328 125 27 30

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