Fondi PSR Puglia da spendere entro il 2022

Dai fondi PSR Puglia 544 milioni da spendere entro il 2022 in giovani, rigenerazione olivicola e investimenti agro climatici

da Redazione FruitJournal.com

Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Puglia stanzia altri 544 milioni di euro di fondi PSR Puglia da spendere entro il 2022 in giovani, rigenerazione olivicola e investimenti agro climatici.

Dopo anni di criticità che hanno ingessato la spesa dei fondi dello sviluppo rurale, l’attuazione dei fondi PSR Puglia sembra giungere a una svolta grazie all’ulteriore dotazione finanziaria messa a disposizione e destinata alla transizione 2021-2022.

A renderlo noto, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, nel corso di una conferenza stampa ieri mattina, a seguito del Comitato di Sorveglianza del PSR, tenutosi lo scorso 28 giugno.

Con le nuove risorse stanziate del PSR Puglia, per un importo pari a 544 milioni di euro, e attraverso le economie di programma, la Puglia si impegna così a portare avanti la propria strategia per lo sviluppo delle aree rurali.

“Grazie al lavoro di recupero fatto in questi mesi, dall’inizio della legislatura, dall’assessore Pentassuglia, insieme ai suoi collaboratori, con il capo di Dipartimento Gianluca Nardone e l’Autorità di gestione Rosa Fiore, abbiamo tendenzialmente superato i primi fattori di crisi che avevano reso difficile, farraginosa e piena di contenziosi la gestione del PSR” – commenta il presidente Emiliano che ha quindi sottolineato il riallineamento del programma entro il suo normale funzionamento. Ma precisa: “Questo non vuol dire che non avremo anche nelle prossime scadenze il problema di accelerare per evitare il rischio di ulteriori disimpegni. È importantissimo – prosegue – che questa fase di difficoltà sia stata superata. Il limite di spesa, che precedentemente in questo stesso periodo dell’anno noi non avevamo mai raggiunto, nel 2021 l’abbiamo conseguito e questo è un piccolo sospiro di sollievo che dobbiamo all’impegno di tutti, anche del più giovane dei nostri dipendenti e alla collaborazione di tutte le organizzazioni di rappresentanza”.
Secondo il presidente della Regione, determinante è stata la mancanza di “cause continue che hanno bloccato il PSR in passato”. “Questa combinazione tra un miglioramento dell’efficienza dell’assessorato e una migliore comprensione da parte degli utenti – spiega – ha consentito di scorrere molte di queste graduatorie. Il mondo agricolo è fatto anche di collaborazione tra soggetti che pur essendo in concorrenza, si devono aiutare. Perché se in questo sistema risolviamo le cose in tribunale, blocchiamo il PSR e non ne usciamo più”.

Grande soddisfazione quella poi espressa dall’assessore Pentassuglia per il lavoro svolto da tutta la Struttura regionale che “ha consentito un considerevole balzo in avanti nell’attuazione del nostro PSR regione Puglia con il raggiungimento e superamento del target di spesa intermedio”.

“Abbiamo rispettato gli impegni assunti con l’Unione Europea producendo elenchi di pagamento per un importo di 90.687.368,75 milioni di euro al 30 giugno, di poco superiore al target imposto – prosegue – una cifra che comprende la somma di 7.644.320,90 euro, ad oggi in attesa di essere accreditata da parte di Agea. Siamo in un momento decisivo per il futuro della nostra regione che fonda la sua economia principalmente sull’agricoltura”.

Come chiarito da Pentassuglia, la strategia che si vuole intraprendere è stata condivisa con il partenariato socio economico della Regione Puglia e con il pieno coinvolgimento della Commissione Europea.

“Fermo restando il nostro massimo impegno ad accelerare la spesa che, come dimostrato, sta già dando ottimi frutti, abbiamo ulteriori traguardi da raggiungere attraverso investimenti mirati – spiega – la nuova dotazione finanziaria che abbiamo a disposizione ci consentirà di rispettare primariamente gli obiettivi del “Green Deal” per un’agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Al contempo, si potrà dare risposta alle giuste aspettative delle tante ditte in posizione utile nelle graduatorie di alcune delle misure maggiormente attenzionate del nostro PSR”.

fondi psr puglia

Al termine della conferenza, il presidente della Regione ha poi colto l’occasione per ringraziare l’ARIF (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali) che “piano piano sta evolvendo verso un modello di agenzia evoluta in materia agricola. Infatti – ha ribadito – ci ha dato una mano molto importante su tutte le pratiche sulla Xylella”. A tal proposito, Pentassuglia ha inoltre sottolineato che “un’altra importante decisione riguarda il territorio salentino vessato dalla Xylella per il quale abbiamo condiviso la necessità di stanziare ulteriori risorse da destinare al Piano nazionale di rigenerazione olivicola con attenzione particolare alla riforestazione e alla filiera del legno”.
E facendo riferimento agli ultimi episodi verificatisi in Salento, con migliaia di ulivi in fiamme, Emiliano ha ricordato la disponibilità di risorse economiche per l’espianto e il reimpianto degli ulivi. “Non è un metodo quello di incendiare gli ulivi – ha sottolineato – bisogna fare attenzione e sorvegliare i propri uliveti anche quando non sono produttivi per evitare che terzi possano danneggiarli, mettendo in pericolo la vita delle persone, senza considerare il grave atto di inciviltà commesso. Peraltro gli incendi possono rendere complicata una cosa che con le aerofotogrammetrie dei singoli uliveti lasciati lì è molto più semplice e non comporta problematiche inutili”.

Qualche riserva in merito alla questione regione Puglia PSR è stata invece espressa dalla Coldiretti regionale.

“Sono stati centrati i primi 2 slot temporali a cui è stata condizionata la deroga dell’UE concessa nell’aprile scorso, un primo segnale concreto di discontinuità dopo anni di tempesta perfetta che ha ingessato la spesa dei fondi dello sviluppo rurale, ma è solo l’inizio perché la Puglia resta a rischio disimpegno per 304 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre 2021”. Secondo l’associazione, infatti, “se da un lato è stato speso oltre il 90% delle risorse destinate alle misure agro-climatico-ambientali, agricoltura biologica e biodiversità, la performance, invece, è stata molto negativa per l’ingresso dei giovani in agricoltura, dove è stato speso solo il 4,6% delle risorse disponibili e a favore degli investimenti per aumentare la competitività delle imprese agricole, per cui è stato speso solo il 30% dei fondi”.

Di qui l’appello del presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia: “Serve l’impegno concreto di tutti per accelerare gli iter procedurali e le domande di pagamento, perché restituire anche un solo euro a Bruxelles sarebbe inaccettabile, così come per far arrivare concretamente i 543 milioni di euro del biennio 2020-2022 alle imprese agricole e ai giovani che sognano di lavorare in agricoltura la condizione essenziale è che siano predisposti bandi snelli e sia sburocratizzato l’iter che ha bloccato il PSR ancora in corso”.

 

 

Ilaria De Marinis
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