Clementine: nuove varietà

Si tratta di una selezione clonale, ottenuta da una mutazione gemmaria derivante dal Clementine Comune, a maturazione tardiva

da uvadatavoladmin
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Si chiama Perrina ed è una varietà di clementine il cui costitutore è l’agronomo calabrese Francesco Perri, citrus scientist specialist.

Già iscritta nel Registro Nazionale delle varietà delle piante da frutto e dei portinnesti come Clementine Sanzo, il frutto è in itinere di brevetto europeo presso il CPVO (Community Plant Variety Office), con il nome di Clementine Perrina, dal cognome del costitutore.

La diffusione commerciale della varietà, la cui proprietà intellettuale rimane in capo al costitutore, sarà gestita in via esclusiva dalla OP Armonia, mentre per la produzione delle piantine l’unico vivaio autorizzato alla moltiplicazione del materiale vegetale è Vivai Milone di Lamezia Terme (provincia di Catanzaro).

Come dichiarato da Francesco Perri, costitutore della varietà, si tratta di una selezione clonale, ottenuta da una mutazione gemmaria derivante dal Clementine Comune, il cui comportamento agronomico, produttivo e qualitativo è stato osservato in campi di diversi territori agrumicoli, per oltre dieci anni. Nel 2018, è stato completato il processo di risanamento dai ricercatori del CREA-OFA di Acireale (avvenuto all’interno del programma di ricerca denominato “Programma di miglioramento genetico e risanamento di clementine e mandarino simili” avviato nel 2017, a seguito della Convenzione stipulata tra il CREA-OFA di Acireale e OP Armonia, con quest’ultima che lo finanzia integralmente)”.

In questo mutato ambiente climatico, la varietà di clementine “Comune”, ancora largamente la più diffusa in Italia, mostra criticità qualitative crescenti, con un progressivo accorciamento del calendario e quindi una durata commerciale ridottasi notevolmente nel corso dell’ultimo decennio (lo stesso sta accadendo in Spagna con la varietà Clemenules).

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“La Perrina sarà una varietà importante per la clementinicoltura italiana, sempre più messa in difficoltà da un clima che sta cambiando velocemente, e che impone a tutti gli operatori di settore un rapido adeguamento varietale della produzione” spiega Perri.

“Soprattutto in risposta al mutato comportamento agronomico di quelle tipologie che stanno mostrando maggiori segni di obsolescenza, come appunto per il clementine comune, ancora oggi la varietà più largamente coltivata in Italia”.

Da ormai diversi anni si assiste a un progressivo peggioramento della performance “agronomica” della varietà comune, dovuta essenzialmente a una minor durata della vita utile della frutta (che si deteriora sempre più in fretta), e quindi a una conseguente riduzione del calendario di commercializzazione della stessa. È sempre più drammaticamente evidente che, dalla seconda metà di dicembre, si hanno crescenti difficoltà a disporre di clementine comuni con qualità elevata.

Gli autunni sempre più miti e le estati sempre più siccitose (con l’aumento della temperatura media annuale), cui seguono precipitazioni sempre più violente, quando non grandinigene, hanno stravolto le condizioni climatiche degli areali produttivi tradizionali, imponendo una risposta urgente da parte del sistema produttivo. Poiché non solo le condizioni sono cambiate, ma continuano a cambiare, considerando i lunghi tempi dell’agricoltura, o si risponde subito, adottando soluzioni immediate e repentine in termini di rinnovamento della gamma varietale, o molti operatori rischiano seriamente di ritrovarsi sul mercato con una offerta inadeguata, e con tutti i rischi che ciò comporta.

Se il livello qualitativo del clementine percepito dal consumatore come “tradizionale”, con la varietà comune, inizia a ridursi (sempre più) velocemente da metà dicembre (non favorendo certo i consumi), con la Perrina il discorso cambia.

Sarà possibile infatti garantire all’acquirente un prodotto “tradizionale” di ottima qualità, sia per aspetto che per gusto, almeno fino a fine gennaio, con effetti sicuramente molto positivi nei consumi, favorendo anche un buon avvio commerciale della campagna dei mandarini più tardivi di ultima generazione (Tango, Nadorcott e Orri) a partire da febbraio.
La strategia commerciale di diffusione della varietà in Europa sarà presentata a Berlino nel corso di Fruit Logistica 2022, dove ci sarà un piccolo spazio informativo dedicato esclusivamente alla Perrina, all’interno dello stand di OP Armonia.
“In ogni caso, possiamo anticipare che in Italia intendiamo raggiungere accordi solo con Organizzazioni di Produttori, per

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