Ciliegie: secondo Coldiretti persa una ciliegia su quattro

da Redazione FruitJournal.com

Addio a una ciliegia su quattro: secondo le stime dell’associazione Coldiretti, quest’anno – a causa del maltempo – la produzione nazionale complessiva si attesterà attorno agli 80 milioni di chili, il 25 % in meno.

Il maltempo di aprile ha compromesso duramente la frutticoltura italiana. In particolare il settore delle drupacee, tanto che si prevede la perdita di una ciliegia Made in Italy su quattro. A renderlo noto, l’associazione Coldiretti.

Nel sottolineare l’arrivo sui banchi di negozi, mercati e supermercati dei primi raccolti con circa 10 giorni di ritardo per effetto dell’andamento climatico anomalo, l’associazione stima una perdita complessiva di ciliegie pari a 80 milioni di chili.

“La produzione italiana di frutta – sottolinea – è stata duramente compromessa dalle gelate, con danni stimati complessivamente vicino al miliardo di euro, dalle pesche alle albicocche fino alle ciliegie, ma danni si contano anche su pere e kiwi”.

Intanto, la stagione delle ciliegie prende lentamente avvio: “Per i prossimi tre mesi – prosegue, infatti, Coldiretti – sarà possibile consumare ciliegie nostrane con la raccolta che è già iniziata in Puglia per poi risalire lungo lo stivale con le produzioni di Vignola, a seguire il Veneto, fino alle raccolte più tardive di fine luglio nelle vallate del Trentino Alto Adige”. Tuttavia, la produzione complessiva a livello nazionale si attesterà attorno agli 80 milioni di chili. Un calo del 25% a scapito di un Paese come l’Italia che per il settore cerasicolo rappresenta il “principale produttore dell’Unione Europea con quasi 30mila ettari coltivati situati per il 62% in Puglia, seguita da Campania, Emilia-Romagna, Veneto e Lazio”.
 
Di qui la richiesta da parte dell’associazione di “interventi urgenti di sostegno alle imprese agricole che hanno perso un intero anno di lavoro”. Accanto a questo, però, Coldiretti chiede anche di “rafforzare i controlli alle importazioni per evitare che prodotti stranieri diventino magicamente italiani e di sostenere il consumo di frutta italiana, facendo attenzione alle etichette di origine obbligatorie per legge”.

Secondo quanto riportato dall’associazione, infatti, nel 2020 l’Italia ha importato oltre 14 milioni di chili di ciliegie, di cui oltre la metà dalla Grecia e il resto dalla Spagna e dalla Turchia. “Per essere certi di acquistare prodotto italiano – ribadisce infine Coldiretti – occorre verificare l’etichetta nei cartellini o sugli scaffali”.

Ilaria De Marinis
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