Varietà di asparagi: un ventaglio di opportunità

Bianche, verdi e viola: le varietà di asparagi sono tanto variopinte quanto adattabili a diverse aree di produzione. Come scegliere quella più adatta per l’impianto?

da uvadatavoladmin
varietà di asparagi

Sempre più presenti sulle tavole degli italiani, gli asparagi rappresentano una valida e redditizia alternativa alle colture più tradizionali per i produttori agricoli del Paese. Secondo una stima dell’Osservatorio di Mercato CSO Italy, la produzione e i consumi di asparagi in Italia sono in crescita costante, segnalando un trend positivo negli ultimi anni. La scelta della varietà riveste un ruolo cruciale per ottenere una produzione ottimale di asparagi e garantirne il successo sul mercato.

Varietà di asparagi, cosa le accomuna?

L’asparago coltivato presenta una notevole variabilità genetica, con circa 200 varietà che si distinguono per dimensioni, colore e sapore. Alcune cultivar locali sono diventate talmente identificative di un territorio da ottenere il marchio IGP o DOP, come l’asparago bianco di Bassano DOP, quello di Cimadolmo IGP o l’asparago verde di Altedo IGP. Una classificazione delle varietà di asparago è quella che tiene conto del loro colore: esiste, infatti, una differenza tra asparagi verdi, bianchi e viola.

  • Asparagi verdi: sono i più comuni, vengono coltivati fuori dalla superficie del terreno e devono il loro colore all’alto contenuto di clorofilla, dovuto alla prolungata esposizione ai raggi solari.
  • Asparagi bianchi: queste tipologie di asparagi sono solitamente ottenuti tramite forzatura, questa tecnica colturale consiste nel far crescere gli asparagi sotto terra senza esposizione alla luce. L’assenza di luce fa sì che non avvenga la fotosintesi clorofilliana a carico dei turioni, impedendo la sintesi di clorofilla e quindi l’inverdimento. Le condizioni di elevata umidità in cui si trovano, inoltre, conferiscono anche una consistenza più morbida ai turioni prodotti. 
  • Asparagi viola: è caratteristica la varietà del Violetto d’Albenga. Il colore di questa varietà, non dipende dalle tecniche di coltivazione, ma piuttosto da un fattore genetico. A differenza dell’asparago classico, infatti, questa varietà possiede ben 40 cromosomi (il doppio rispetto alle varietà tradizionali), per questo motivo non può incrociarsi con le altre varietà.

varietà di asparagi 1

Distribuzione in Italia: dati che suggeriscono la scelta varietale

Il clima e il tipo di terreno, sono tra gli aspetti principali da considerare nella coltivazione degli asparagi, influenzando la scelta varietale, cruciale per garantire produzioni di successo.

In Italia, la Puglia è la principale regione produttrice, coprendo circa il 50% delle superfici, soprattutto per la produzione di asparagi verdi. Seguono il Veneto che rappresenta il 18% delle superfici (80% bianco e 20% verde), la Campania il 10%, la Toscana l’8% e l’Emilia Romagna il 6%.

Questi dati offrono utili indicazioni per la scelta varietale. Considerando le diverse condizioni pedoclimatiche nelle varie aree di produzione italiane, alcune tipologie di asparagi si adattano meglio ad alcuni territori. Questo è un aspetto da considerare con attenzione per ottenere produzioni di alta qualità e rendimento.

Guardando al futuro, l’interesse crescente per questa coltura dovrebbe spingere ancor di più alla diversificazione del ventaglio varietale a disposizione dei produttori. Ampliare il periodo di produzione è uno obiettivo importante, considerando la stagionalità del consumo di questo prodotto. Il proseguimento della ricerca è essenziale per sviluppare nuovi ibridi adattabili a diversi ambienti e, quindi, ben tolleranti agli stress biotici e abiotici.

 

Donato Liberto
© fruitjournal.com

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