Semina delle patate: cosa fare

Il mese di marzo è il periodo ideale per la semina delle patate: ecco alcuni accorgimenti utili da non sottovalutare

da uvadatavoladmin
semina delle patate

Il mese di marzo è il periodo ideale per la semina delle patate. Ma a quali aspetti è bene porre attenzione? E quali sono i passi da seguire per ottenere un risultato adeguato?

Appartenente alla famiglia delle Solanaceae, la specie orticola della patata, scientificamente nota come Solanum tuberosum, è una pianta erbacea perenne, anche se nella maggior parte dei casi viene coltivata come coltura annuale. La coltivazione della patata si è diffusa in tutto il mondo – a partire dell’America del Sud – principalmente per i suoi tuberi commestibili, ricchi di amido, che rappresentano una fonte significativa di carboidrati nell’alimentazione umana. 

Quella della patata è una coltura che predilige terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica. Garantire un sufficiente contenuto di sostanza organica nel suolo è molto importante per questa coltura, in quanto oltre a migliorare la struttura del suolo, è in grado di migliorare la disponibilità di nutrienti per le piante. Questa coltura, inoltre, riveste un ruolo di fondamentale importanza nelle rotazioni colturali, rientra infatti nel gruppo di piante dette “da rinnovo”. Le specie vegetali che fanno parte di questa categoria richiedono numerose operazioni colturali per la preparazione del terreno e per la realizzazione di concimazioni organiche equilibrate, tanto da essere inserite in rotazioni con colture dette “depauperanti” – come i cereali – che, al contrario, sfruttano gli elementi presenti nel terreno e lo impoveriscono. 

Operazioni colturali preliminari per la semina delle patate

Ancor prima di iniziare a coltivare questa coltura, occorre eseguire delle lavorazioni profonde del terreno, che garantiscano successivamente alle piante e ai tuberi in crescita un suolo sciolto e ben drenante. La pianta della patata teme particolarmente i ristagni idrici che inoltre farebbero marcire i tuberi, per questo motivo è molto consigliato eseguire delle vangature fino a 30-40 cm di profondità (strato di terreno esplorato dalle radici della pianta). 

Inoltre, trattandosi di una coltura “da rinnovo” è molto importante predisporre una buona concimazione di fondo. Questa tipologia di concimazione viene fatta durante la fase preliminare di lavorazione del terreno, ancor prima di mettere a dimora i tuberi. Il suo scopo è quello di garantire il nutrimento di base per la crescita delle piante. La concimazione è un’operazione colturale molto importante per questa specie, infatti, è opportuno concimare anche in fase di semina e poi durante il primo periodo di crescita delle piante.

Messa a dimora delle patate 

La pianta della patata è in grado di giungere a fioritura e di produrre dei veri e propri semi, contenuti in piccole bacche di colore verde-bruno che si sviluppano nella fase finale della coltivazione. Tuttavia, il metodo più semplice e diffuso per mettere a dimora le patate è quello di partire dai tuberi seme anziché dai semi veri e propri. L’organo di questa coltura ortiva che viene consumato non è un frutto, ma un fusto metamorfosato che prende il nome di tubero. Tale organo viene anche utilizzato per la propagazione vegetativa delle patate. La propagazione vegetativa – per la quale questa specie è particolarmente vocata – permette la moltiplicazione di un individuo a partire dalla porzione di un suo organo (nel caso della patata è il tubero, meglio detto tubero-seme).

Il vantaggio di questo tipo di propagazione è quello di ottenere dei veri e propri cloni che mantengono costante e inalterato il genotipo nelle generazioni successivePer questo tipo di propagazione possono essere interrati tuberi interi o possono essere divisi se il loro peso supera i 50 grammi, a patto che le singole porzioni superino i 20 grammi e che abbiano un minimo di due gemme.

semina delle patate 1

Sesto d’impianto e profondità di semina

Rispettare il corretto sesto d’impianto permette alle piante di non entrare in competizione con la vegetazione e l’apparato radicale delle altre circostanti e di evitare la ridotta circolazione d’aria che favorirebbe la predisposizione delle piante alle malattie. Al contrario, distanziare troppo le piante – soprattutto sulla fila – non consentirebbe di sfruttare a pieno lo spazio a disposizione, facendo prendere il sopravvento alle erbe infestanti, di difficile controllo sulla fila. Per tali ragioni, i tuberi vengono disposti sulla fila a una distanza di circa 20-30 cm l’uno dall’altro, mentre le file vanno distanziate tra loro 70-80 cm per permettere il passaggio delle macchine operatrici. 

Per quanto riguarda la profondità, invece, i tuberi di patata – o le loro porzioni – vengono posizionati a circa 10 cm di profondità dalla superficie del suolo, per permettere una germinazione uniforme e proteggere i giovani germogli dalle gelate tardive che si potrebbero verificare.

Periodo di semina delle patate

Il periodo ideale per mettere a dimora i tuberi delle patate, come per tutte le specie ortive, varia in base alle diverse cultivar e alla specifica area di interesse. In linea di massima, però, la stagione migliore per mettere in campo i tuberi è la primavera: su gran parte della penisola italiana, infatti, si procede con la semina delle patate a partire dal mese di marzo. In ogni caso, sarebbe utile tenere sotto controllo il termometro piuttosto che il calendario, essendo necessario il verificarsi di temperature superiori ai 10°C il parametro da considerare per la semina. 

Queste sono premesse e indicazioni che si ritengono utili solo nelle prime fasi di coltivazione di questa specie orticola. A queste, devono seguire altre operazioni colturali – come ad esempio l’irrigazione o la rincalzatura – che favoriscono la buona riuscita della coltivazione e la produzione di tuberi abbondanti e di qualità.

 

Donato Liberto
©fruitjournal.com

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