Fruit Journal: disponibile il secondo numero

Come la primavera appena iniziata, anche il secondo numero di Fruit Journal regala scorci sereno variabili: sfoglia la rivista e scoprili tutti

da uvadatavoladmin
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Come la primavera appena iniziata, anche il secondo numero di Fruit Journal regala scorci sereno variabili. E difatti, se le prime pagine evidenziano le criticità che stanno mettendo a dura prova il comparto delle pere made in Italy, dall’altro le successive analisi relative alla produzione del pomodoro in serra e fuori suolo sembrano poter riportare luce e interessanti sviluppi.

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Si inizia dunque con una panoramica relativa alla situazione attuale del comparto delle pere italiane a cura di Elisa Macchi, direttrice del CSO Italy. Da sempre sinonimo di eccellenza e tipicità, il comparto è oggi in forte crisi e, nonostante il primato europeo, inizia a risentire i colpi di un significativo calo delle superfici e dello scarso rinnovamento varietale. Una serie di fattori ai quali si aggiungono poi i “nemici” naturali della coltura. A illustrarli il tecnico Mauro Favot che, partendo dalle difficoltà insite nel comparto, evidenzia aspetti biologici e gestione delle principali problematiche del pero. Un trittico, quello costituito da cimice asiatica, maculatura bruna e colpo di fuoco batterico, che – come si vedrà – desta sempre più preoccupazione.

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Alle nuvole, però, come si diceva, fa seguito il sole. In particolare, quello portato dalle prospettive offerte dal comparto del pomodoro da industria e, in particolare, dall’OI Pomodoro da Industria Nord Italia. Una realtà che dal 2006 associa i soggetti economici della filiera del pomodoro delle principali regioni settentrionali vocate alla coltura, facendo leva sui principi di collaborazione e programmazione. Aspetti che, oltre a migliorare il comparto a livello locale, contribuiscono a favorire la posizione competitiva del sistema produttivo del pomodoro da industria a livello nazionale, primo in Europa e secondo su scala mondiale fra i Paesi produttori.

Altrettanto positivi i dati relativi alla coltivazione del pomodoro sotto serra. Una coltura che, coltivata su oltre 7mila ettari, può garantire risultati soddisfacenti, nonostante le molteplici problematiche da affrontare. Ne parliamo con l’agronomo Marco Valerio Del Grosso che, offrendo uno sguardo generale su parassiti, patogeni e costi di gestione, approfondisce aspetti cardine e difficoltà sulla gestione e produzione del pomodoro in serra.

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Dopo pero e pomodoro, è la volta di una disamina dettagliata sulle analisi del terreno a cura dell’agronomo Giovanni Manca. Sempre più centrale nell’agricoltura contemporanea, l’analisi del terreno rappresenta infatti uno strumento indispensabile per orientare le decisioni da prendere in campo, sia in termini di nutrizione vegetale, che di operazioni agronomiche. Conoscerne i dati e saperle interpretare può così supportare produttori e tecnici nella gestione agronomica di ogni giorno.

Chiusa la parentesi di chimica del suolo, si prosegue con due contributi dedicati alla vite da vino. Il primo, a cura degli agronomi Marco Pierucci, Fabio Burroni e Michele Lotti Margotti dello Studio Associato Agronominvigna, pone l’accento sul sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli. Sistema che, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo, è profondamente cambiato, non senza punti critici e interessanti novità.

Il secondo arriva, invece, dal mondo della ricerca ed è il risultato di uno studio condotto da un team di esperti dell’Università di Bari e di Verona. Si tratta di una sperimentazione che, partendo dalla vite, ha analizzato gli effetti e i vantaggi legati all’uso dei pannelli solari in campo, al fine di ottimizzare la risorsa suolo e la resilienza delle colture alle minacce del cambiamento climatico.

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Conclude il numero un contributo firmato da Silverio Pachioli, agronomo e docente, che illustra il quadro assai complesso e avanzato delle nanotecnologie. Una nuova frontiera dell’innovazione che trova sempre più spazio anche in un settore come quello agricolo, dove le nanotecnologie possono contribuire a migliorare la gestione della produzione.

Dalla crisi delle pere all’avanzata del pomodoro, passando per vite da vino, ricerca e innovazione, questo secondo numero di Fruit Journal è dunque pronto per farvi compagnia con i suoi scorci sereno variabili tra fioriture e cinguettii tutti primaverili.

Buona lettura.

 

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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