Robot da diserbo: quali risultati?

Si è tenuta in Francia la prima competizione ufficiale per robot, concepiti per effettuare il diserbo: risultati promettenti

da uvadatavoladmin
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Dal riconoscimento delle malerbe alla capacità di muoversi autonomamente in campo, dall’effettuazione di operazioni di precisione all’attenzione per le colture: queste le prove della prima competizione ufficiale tra robot da diserbo concepiti per effettuare il diserbo.

Si è tenuta in Francia, a Montoldre, Acre (Agri-food competition for robot evaluation), la prima competizione ufficiale per robot da diserbo.

Finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto Horizon 2020 per favorire una maggiore diffusione di robot e intelligenza artificiale, la kermesse – per quest’anno – è stata dedicata espressamente alle operazioni correlate con il diserbo. I vantaggi di impiegare i robot in questo ambito sono infatti numerosi e trasversali in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Anche in versione low-cost, infatti, i robot possono ridurre l’impiego di diserbanti e sostanze chimiche, senza contare il fatto che – nel caso i prodotti chimici vengano comunque impiegati dai robot – essi potranno farlo senza coinvolgere alcun operatore nell’area interessata dalla loro distribuzione.

Per questa prima edizione, dunque, i robot scesi in campo si sono confrontati su diverse lavorazioni, tutte svolte in maniera più che autonoma. Tra le diverse prove, si sono cimentati nel riconoscimento con discriminazione delle malerbe rispetto alle colture in atto, nella capacità di muoversi autonomamente in campo e nell’effettuazione del vero e proprio diserbo. Il tutto senza danneggiare le colture.

Le prestazioni dei robot sono state poi valutate secondo rigorosi criteri scientifici, predefiniti dagli organizzatori, allo scopo di poter misurare le performance di tutti i partecipanti in maniera oggettiva e ripetibile.

 

robot da diserbo

Al termine della competizione, i risultati mostrati in campo si sono confermati più che promettenti. Al punto che per maggio 2023 è già stata fissata la seconda edizione dell’evento, che farà tappa proprio in Italia, presso l’azienda Cascina Baciocca di Cornaredo, in provincia di Milano.

Tra gli organizzatori della competizione, infatti, rientrano anche il Politecnico di Milano e il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano che hanno lavorato in partnership con gli enti francesi Institut national de la recherche agronomique e Laboratoire national de métrologie et d’essais.

Obiettivo dell’edizione italiana sarà avvicinare il mondo dell’industria nostrana delle macchine agricole a quello dei ricercatori esperti nell’ambito della robotica e dell’intelligenza artificiale. Fine ultimo, creare solide partnership che permettano nel prossimo futuro di colmare il gap ora esistente in termini di robotica agricola tra l’industria europea e quella statunitense, e similmente tra quella italiana e quella delle varie realtà europee come Francia e Olanda.

Instancabili, autonomi, intelligenti e spesso autoapprendenti, i robot oggi hanno l’abilità di operare con capacità umane – ragionamento, apprendimento, pianificazione e, anche, creatività – che possono agevolare le operazioni in campo. Il limite, per ora, resta l’industrializzazione. Ma forse l’idea di una competizione e di una sfida tra robot potrebbe dare la spinta decisiva a invertire la rotta.

 

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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