Berries, la Moldavia cerca nuovi mercati di vendita

Complici la guerra Russia-Ucraina e le difficoltà legate alle forniture, il Paese cerca nuovi sbocchi per la propria produzione di berries

da uvadatavoladmin
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Tra le conseguenze della guerra ancora in corso tra Russia e Ucraina e le difficoltà legate alle forniture di imballaggi, la Moldavia è ora in cerca di nuovi mercati di vendite per le proprie produzioni di berries.

Secondo quanto dichiarato da Dmitry Dodica, direttore di Anastasia Trading&Service SRL ed esperto nel settore dei piccoli frutti, per quest’anno gli agricoltori di berries moldavi dovranno costruire piani di produzione e commerciali alternativi.

Diverse le ragioni: in primo luogo, la probabile chiusura del mercato alimentare russo ai fornitori moldovi almeno nella prima metà dell’anno. Inoltre, anche se il problema della consegna di merci ai clienti fosse in qualche modo risolto, entrambe le parti dovranno cercare opzioni di pagamento. La perdita del mercato russo, infatti, sarà particolarmente dolorosa per gli esportatori di berries e, in modo specifico, di fragole di campo aperte.

Come anticipato, accanto alle conseguenze determinate dal conflitto, bisogna poi annoverare la difficoltà nel fornire imballaggi in vetro e plastica, necessari per il trasporto dei frutti all’estero.

Tuttavia, almeno per le esportazioni di lamponi, la questione non ha ancora mostrato gravi ripercussioni. Sempre secondo l’esperto, quest’anno – a causa della prevista riduzione dell’offerta di lamponi ucraini alla Polonia – la domanda di lamponi moldavi (destinati al congelamento) probabilmente aumenterà in Polonia e, possibilmente, in Romania e Serbia.

Secondo le stime degli esperti, negli ultimi anni la produzione lorda di berries in Moldavia è oscillata tra le 9.000 e le 11.000 tonnellate, tra cui circa 7.000-8.000 tonnellate di fragole e 1.500-2.000 tonnellate di lamponi. D’altra parte, il settore della produzione di piccoli frutti del Paese è ancora fortemente dipendente dalle condizioni meteorologiche nelle fasi chiave del ciclo di produzione, soprattutto durante il periodo del raccolto. La qualità è spesso instabile, i volumi di raccolto biologico e prodotti commercializzabili possono variare notevolmente.

A incidere particolarmente sull’andamento del settore è tuttavia la distribuzione territoriale delle produzione. Stando ai dati, infatti, la principale quota di piantagioni di piccoli frutti in Moldavia si concentra di fatto in piccole realtà.

Attualmente ci sono pochi “cluster di bacche” con un sistema integrato: cooperative di agricoltori, aziende di raccolta con centri di smistamento/stoccaggio/imballaggio e commercianti di esportazione con logistica di trasporto e acquirenti stranieri stabili (per esempio, fragole – nel villaggio di Kunicha, lamponi – nel villaggio di Pokrovka nel nord della Moldova).

Negli ultimi tre anni, la Moldavia ha esportato circa 2-3 000 tonnellate di fragole, 1-1 500 tonnellate di lamponi, diverse centinaia di tonnellate di more e ribes. Quasi il 100% delle esportazioni di fragole era orientato verso il mercato russo, sebbene lo scorso anno diverse decine di tonnellate di berries siano state esportate in Romania. Tutte le fragole moldave esportate, invece, sono destinate al “mercato fresco”.

Più diversificate risultano infine le forniture di lamponi, per i quali il mercato russo è ancora importante, ma è stato gradualmente sostituito dal mercato polacco che dal 2020 è diventato il principale destinatario delle esportazioni moldave dal 2020.

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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